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Cronaca
27 Febbraio 2025 - 21:49
Altri resti di ossa e parti di indumenti sono stati ritrovati in Valle di Susa (Torino), nel corso delle indagini sulla scomparsa di Mara Favro, la donna di 51 anni di cui non si hanno più notizie dalla notte tra il 7 e l'8 marzo 2024. I reperti saranno ora sottoposti, come disposto dall'autorità giudiziaria – informa il comando dei Carabinieri di Torino – "all'esame genetico funzionale alla verifica della loro eventuale riconducibilità" alla cinquantunenne scomparsa.
I resti ossei e di indumenti sono stati individuati nel tardo pomeriggio di oggi nel corso delle ricerche nel territorio di Gravere (Torino) effettuate, sotto il coordinamento della Procura di Torino, dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Torino, con il supporto delle unità specializzate del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Sono stati trovati nell'area limitrofa al punto di ritrovamento di quelli recuperati lo scorso venerdì. Le nuove ricerche – come era stato comunicato ieri sera dall'Arma – erano state decise "a causa del prossimo innalzamento del livello del fiume per le probabili piogge del fine settimana, lo scioglimento delle nevi e il rilascio d'acqua dalla diga del Gorge". I resti ossei rinvenuti nel corso delle precedenti ricerche sono ancora in fase di valutazione medico-legale, al fine di stabilirne l'origine e l'appartenenza.
La scomparsa di Mara Favro rimane un mistero irrisolto. La donna, impiegata presso la pizzeria "Don Ciccio" di Chiomonte, è svanita nel nulla dopo aver terminato il turno di lavoro la notte tra il 7 e l'8 marzo dello scorso anno. Nei giorni successivi alla sua sparizione, alcuni messaggi inviati a conoscenti avevano lasciato dubbi sulle sue condizioni. Nel pomeriggio del 7 marzo aveva scritto a un amico dicendo di trovarsi bene nella nuova occupazione, mentre alle 6:20 dell’8 marzo un altro conoscente ha ricevuto un messaggio di segno opposto, in cui lamentava di essere trattata "come una pezza da piedi". La Procura di Torino ha aperto un'inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere, con due persone attualmente indagate: Vincenzo Milione, titolare della pizzeria, e Cosimo Esposito, un ex pizzaiolo del locale.
Le ricerche si sono concentrate nei boschi di Gravere, tra Susa e Chiomonte, dove nei giorni scorsi sono stati ritrovati oggetti riconducibili alla donna, tra cui un paio di occhiali da sole e un reggiseno sportivo. Il nuovo ritrovamento di resti ossei e indumenti nella stessa area sembra rafforzare i sospetti che la sua scomparsa sia legata a un episodio di violenza. L'ex marito di Mara Favro, Massimiliano, ha espresso tutta la sua frustrazione per la mancanza di risposte: "Noi abbiamo perso la speranza. Ci sono tantissime incongruenze, è passato tantissimo tempo da quel giorno".
L’attesa ora è tutta per i risultati degli esami genetici. La speranza della famiglia è che possano finalmente dare una risposta alla domanda che da quasi un anno rimane senza soluzione: che fine ha fatto Mara Favro?
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