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Cronaca

Ancora sangue a Barriera di Milano: 23enne accoltellato

I militari di Strade Sicure sul posto, i carabinieri arrestano i responsabili

Spacca la vetrina, picchia un vigile e si getta nel fiume per scappare. Carabinieri

Carabinieri (immagine d'archivio)

Un’altra notte di paura. Un’altra lite finita nel sangue. Un altro ragazzo ferito. Stavolta la lama affonda nella testa di un 23enne, colpito da un trentenne connazionale nel bel mezzo di una discussione degenerata in piena strada. Succede tutto in zona corso Palermo, all’angolo con via Sesia, quartiere Barriera di Milano, dove ormai degrado e violenza fanno parte del paesaggio urbano.

Sono due nordafricani. Hanno cominciato a litigare per strada, nessuno sa bene perché. “Un diverbio, sembrava roba da niente”, racconta chi ha assistito alla scena. Ma nel giro di pochi secondi la tensione esplode. La compagna dell’aggressore tira fuori lo spray al peperoncino e lo spruzza in faccia al 23enne. Un gesto che anticipa il peggio. Il trentenne non si ferma: impugna un coltello e colpisce alla testa il giovane, lasciandolo a terra sanguinante.

I primi a intervenire sono i militari dell’operazione Strade Sicure, presenti in zona. Nel frattempo, i carabinieri si mettono sulle tracce degli aggressori. Li individuano in corso Giulio Cesare, all’altezza di via Feletto. Sono a bordo di una Fiat 500. L’arresto è immediato. Fine corsa.

Il ragazzo ferito viene trasportato in codice giallo al San Giovanni Bosco. Per fortuna non è in pericolo di vita. Ma il quartiere è l’ennesima vittima di una guerra silenziosa fatta di risse, accoltellamenti, pusher, furti, degrado.

I residenti sono esasperati. “Ogni sera qui è un inferno. Paura, urla, coltelli. Barriera è abbandonata”. La rabbia sale. Lo Stato risponde con qualche pattuglia, ma il clima è da Far West. E finché non si cambia musica, la prossima coltellata potrebbe essere letale.

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