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Cronaca

Vandali scatenati prendono di mira il Teatro Comunale

Danni al sistema antincendio, allarme tra i residenti e nuovi costi per le casse comunali

Vandali scatenati

Vandali scatenati prendono di mira il Teatro Comunale

Non si ferma l’escalation di vandalismi che sta esasperando Cambiano. Un fenomeno che, giorno dopo giorno, sembra prendere sempre più piede, con episodi distribuiti in vari punti del paese. L’ultimo obiettivo finito nel mirino è stato il Teatro Comunale, dove nella notte ignoti hanno manomesso la pulsantiera del sistema antincendio esterno. Un gesto che ha causato un danno definito “piuttosto grave” dalle autorità locali, sia per la pericolosità dell’azione, sia per i costi che ha comportato.

Il Comune, già alle prese con una lunga lista di episodi simili, ha dovuto stanziare 307 euro per gli interventi di ripristino, una cifra che potrebbe sembrare contenuta ma che, sommata ad altri atti vandalici recenti, rappresenta un problema crescente per le finanze pubbliche.

Non si tratta di un caso isolato. Negli ultimi mesi il centro storico è stato teatro di danneggiamenti ripetuti, culminati con l’incendio doloso di una moto in corso Onorio Lisa. Ora anche via Lame e le zone limitrofe entrano nella lista delle aree colpite, aumentando la percezione di insicurezza tra i cittadini. A nulla sembrano servire, al momento, i richiami al buon senso e le promesse di maggiori controlli.

Il problema, come confermano anche alcuni residenti, non è solo legato al danno materiale, ma al clima di preoccupazione crescente che questi episodi stanno alimentando. Non è raro, dicono, vedere gruppi di giovani aggirarsi di notte in modo sospetto, con atteggiamenti che lasciano presagire l’intenzione di compiere atti distruttivi. E quando le vittime non sono oggetti pubblici o privati, lo sono le persone, come dimostra il caso recente di un furto con raggiro ai danni di una donna in un supermercato di Nichelino. Episodi diversi, certo, ma legati da una percezione comune: qualcosa si sta spezzando nel tessuto sociale delle piccole città.

Il Teatro Comunale, nello specifico, è un simbolo per Cambiano. È un luogo di cultura, di aggregazione, uno spazio pubblico che dovrebbe essere rispettato e protetto. Attaccarlo significa lanciare un messaggio preciso, una sfida alle istituzioni e al vivere civile. Non è un caso, forse, che proprio la pulsantiera dell’antincendio sia stata presa di mira: un gesto studiato, non frutto del caso.

Per ora, l’amministrazione comunale ha scelto la via del silenzio operativo: pochi proclami, ma interventi puntuali e una richiesta – ancora disattesa – di rafforzare la videosorveglianza in alcune zone ritenute critiche. I cittadini, però, iniziano a perdere la pazienza. Alcuni propongono gruppi di controllo del vicinato, altri invocano ronde serali, mentre tra i più anziani riaffiora la nostalgia per un tempo in cui “certe cose non succedevano”.

Se si guarda ai dati nazionali, l’andamento di questi fenomeni non è isolato. Secondo l’Istat, gli atti vandalici contro il patrimonio pubblico e privato sono in aumento nei centri urbani con meno di 15.000 abitanti, spesso collegati a situazioni di disagio giovanile, noia, emulazione social e assenza di spazi aggregativi alternativi. In questo contesto, Cambiano diventa un micro-laboratorio di crisi sociale: il degrado non nasce solo dalla povertà, ma da una mancanza di senso.

Ora resta da capire quale sarà la risposta concreta del Comune. Una rete di videosorveglianza capillare? Un potenziamento della presenza delle forze dell’ordine? O interventi educativi e sociali mirati, che provino ad agire sulle cause profonde? Quel che è certo è che il tempo stringe. Ogni nuovo danno non fa che scavare più a fondo un solco già pericolosamente aperto tra cittadini, istituzioni e sicurezza urbana.

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