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Cronaca

Porta Nuova, giovane automobilista presa di mira da un parcheggiatore abusivo

Un egiziano di 21 anni fermato per tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale in via Nizza

Porta Nuova

Porta Nuova, giovane automobilista presa di mira da un parcheggiatore abusivo (foto archivio)

Un altro episodio di violenza urbana ha scosso il centro di Torino. È accaduto ieri mattina, nei pressi di via Nizza, a ridosso dei parcheggi laterali della stazione di Porta Nuova, una zona già segnalata più volte per episodi di degrado e prevaricazione. Una giovane automobilista è stata aggredita da un parcheggiatore abusivo che, con toni minacciosi, ha tentato di estorcerle denaro.

L’uomo, un egiziano del 2004, ha fatto leva sulla consueta formula dell’“aiuto al parcheggio” per poi passare, davanti al rifiuto della donna, a insulti e spinte. Una scena breve ma violenta, che si è conclusa con l’arrivo dei carabinieri del nucleo radiomobile, allertati da alcuni passanti. Alla vista dei militari, il giovane ha opposto resistenza, spintonando e cercando di divincolarsi, ma è stato bloccato e arrestato sul posto.

Non si trattava della sua prima volta. L’uomo era già stato fermato per reati simili, ben due volte nel solo mese di luglio. I suoi precedenti spaziano dalla resistenza a pubblico ufficiale alla rapina impropria, fino al danneggiamento e al porto abusivo di oggetti atti a offendere. Un profilo noto alle forze dell’ordine, insomma, e inserito in una realtà di microcriminalità che pare trovare proprio in via Nizza e dintorni uno dei suoi teatri privilegiati.

L’arresto ha riacceso la discussione sulla sicurezza nei parcheggi cittadini, soprattutto nelle aree centrali più frequentate da pendolari, turisti e lavoratori. I parcheggiatori abusivi, spesso organizzati in piccoli gruppi, operano senza alcuna autorizzazione, approfittando della mancanza di controlli sistematici. Il modus operandi è sempre lo stesso: offrono aiuto per la manovra, richiedono una somma di denaro, e alla minima resistenza possono trasformarsi in aggressori.

Molti cittadini hanno denunciato negli ultimi mesi situazioni simili, in cui la pressione psicologica sfocia in minacce, insulti o, come in questo caso, addirittura violenze fisiche. In diverse occasioni, l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio, ma le misure messe in campo finora non sono bastate a dissuadere i soggetti recidivi.

Nel frattempo, l’egiziano arrestato ieri è stato posto in stato di fermo con le accuse di tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. Il procedimento è in mano alla Procura, che valuterà anche la sua posizione rispetto agli altri procedimenti in corso.

Quello che emerge da questo episodio, ancora una volta, è un quadro fatto di insicurezza quotidiana, in cui cittadini e automobilisti si trovano a confrontarsi con figure abusive che gestiscono porzioni di spazio pubblico con modalità sempre più aggressive. Il problema è tutt’altro che isolato e richiede, oltre al rafforzamento della presenza sul territorio, un piano d’azione coordinato tra Comune, Prefettura e forze dell’ordine.

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