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Cronaca

Contromano sull’autostrada, tragedia assurda: morti i re italiani delle Barbie e una bimba di 7 anni

Weekend da incubo sulle strade italiane: sangue da nord a sud, tra incidenti, errori umani e follia al volante

Incidenti stradali (foto di repertorio)

Incidenti stradali (foto di repertorio)

È un weekend di sangue quello che ha segnato la fine di luglio sulle strade italiane. Una strage diffusa da nord a sud, con morti, feriti e famiglie spezzate. Il bilancio è drammatico: tra le vittime ci sono bambini, anziani, creativi celebri e giovani lavoratori. La tragedia più grave è avvenuta in autostrada A4, tra Novara Est e Marcallo Mesero, dove quattro persone hanno perso la vita in uno scontro frontale provocato da un’auto entrata contromano.

Era quasi ora di pranzo quando Egidio Ceriano, 82 anni, originario di Magenta ma residente a Cerano, ha imboccato l’autostrada dalla rampa sbagliata. Alla guida della sua Peugeot 207, ha percorso diversi chilometri sulla corsia di sorpasso credendo di essere nella giusta direzione, fino allo schianto micidiale con una Peugeot 3008 che viaggiava verso Milano. All’interno dell’auto colpita si trovavano Mario Paglino e Gianni Grossi, compagni nella vita e nel lavoro, noti in tutto il mondo per aver fondato nel 1999 Magia2000, una delle realtà artigiane più importanti nella creazione di Barbie costumizzate, collaborando spesso anche con Mattel. Una delle loro creazioni fu battuta all’asta nel 2015 per 15mila euro.

A bordo c’erano anche Amodio Giurni, 37 anni, originario di Potenza e dipendente del Banco BPM, e la moglie, unica sopravvissuta all’impatto. Ora è ricoverata in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano: ha traumi toracici, fratture a un braccio e a una gamba, ed è stata intubata. Le sue condizioni sono gravi ma stabili. Tutti gli altri occupanti, compreso il conducente contromano, sono morti sul colpo.

Secondo i dati dell’Osservatorio Asaps-Sapidata, con le quattro vittime di oggi salgono a nove i morti per guida contromano nel 2025. Nei primi sei mesi dell’anno si sono registrati 56 episodi, di cui 20 su autostrade e superstrade, e in due casi era coinvolto un over 65.

A Mola di Bari, nella notte, ha perso la vita una 33enne abruzzese incinta di sei mesi. Era alla guida di un’utilitaria diretta a Brindisi dopo una festa di matrimonio, quando si è scontrata con un van NCC. Gli amici che erano con lei sono rimasti feriti, mentre tre passeggeri ucraini del van, tra cui un bambino di 9 anni, sono in codice rosso al Policlinico di Bari. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale.

A Catanzaro, questo pomeriggio, sono morti sul colpo un padre di 35 anni e la figlia di 7 anni. Erano su una Golf che si è scontrata con una Panda in viale Emilia, nella zona sud della città. Le cause sono al vaglio dei carabinieri.

Altre tragedie hanno segnato la domenica in provincia di Bergamo. In Valcavallina, a Borgo di Terzo, è morto un ragazzo di appena 20 anni. A Zanica, un motociclista 55enne è deceduto allo svincolo fra la statale 42 e la tangenziale. Nella galleria Montenegrone, in territorio di Scanzorosciate, un 47enne ha perso la vita in una carambola fra più auto. Sempre a Bergamo, è morta in ospedale una donna di 63 anni investita in via Gavazzeni giovedì scorso.

Il quadro è devastante: vite strappate in pochi secondi, errori fatali e situazioni assurde che lasciano famiglie nel dolore e comunità sconvolte. E ancora una volta, a pagare il prezzo più alto sono gli innocenti, i passeggeri, i bambini, i lavoratori in viaggio, in un’Italia dove il traffico dell’estate può trasformarsi, senza preavviso, in una trappola mortale.

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