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Cronaca
22 Luglio 2025 - 10:15
Aurora è a Torino, o almeno lo è stata. È quanto emerge dalle prime verifiche degli investigatori dopo la scomparsa della 17enne di Portocomaro, avvistata ieri pomeriggio, lunedì 21 luglio, nei pressi della stazione di Porta Nuova, alle 17.40. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della stazione non lasciano spazio a dubbi: quella ripresa è proprio lei. Ma da quel momento in poi, più nulla. Nessuna telefonata, nessun messaggio. Solo il silenzio.
A lanciare un nuovo appello è Sandro Ruta, padre della ragazza, che ora si trova a Torino per aiutare nelle ricerche. "Aurora è arrivata a Torino, ne siamo sicuri – dice – ma non sappiamo dove sia andata. Qui vive sua sorella, ma non l’ha contattata. Nessuno sa nulla. Nemmeno le amiche”.
Il volto di Aurora Ruta, i suoi occhi scuri, i capelli castani, la corporatura minuta (alta circa 1 metro e 65), circolano ormai ovunque: social network, gruppi WhatsApp, affissioni improvvisate. Al momento della scomparsa indossava una maglietta bianca e pantaloncini neri. La sua famiglia non riesce a darsi pace: è sparita nel nulla e non risulta esserci alcun motivo apparente. Non aveva mai manifestato problemi particolari. “A Torino – ricorda il padre – c’era stata al massimo un paio di volte con le amiche per andare a ballare. Nulla di più”.
Le ricerche sono state estese dalla provincia di Asti a tutto il capoluogo piemontese. Le forze dell’ordine stanno passando al setaccio non solo la zona intorno a Porta Nuova, ma anche i luoghi abitualmente frequentati dai giovani: stazioni, centri commerciali, discoteche, locali. Ogni pista è aperta: dalla fuga volontaria all’allontanamento dettato da motivazioni personali ancora ignote.
Intanto il telefono della ragazza risulta spento. Nessun accesso ai social, nessuna attività che possa dare una traccia. Un’assenza che pesa come un macigno. I genitori, visibilmente provati, si affidano all’aiuto dei cittadini e dei media: "Chiunque l’abbia vista, anche solo per un momento, chiami subito le forze dell’ordine". Perché ogni minuto può fare la differenza.
La prefettura di Asti e la Questura di Torino lavorano in sinergia per non lasciare nulla d’intentato. La speranza è che Aurora abbia semplicemente bisogno di tempo e spazio, come capita a molti adolescenti. Ma fino a quando non sarà ritrovata, resta l’angoscia.
Chiunque abbia informazioni utili è invitato a contattare immediatamente il 112 o rivolgersi alla stazione dei Carabinieri più vicina.
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