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Rubano 31 pedane e tentano la fuga speronando un’auto: arrestati due uomini a Rivoli

Fermati nel piazzale di un’azienda, avevano anche attrezzi da scasso e cercato di investire gli agenti

Rubano 31 pedane

Rubano 31 pedane e tentano la fuga speronando un’auto: arrestati due uomini a Rivoli

Hanno provato a farla franca nel modo più pericoloso: caricando 31 pedane in legno su un furgone nel piazzale di un’azienda a Rivoli e poi tentando la fuga a tutta velocità, speronando un veicolo e rischiando di investire i poliziotti. Ma il loro piano si è scontrato con la prontezza della pattuglia in servizio: i due uomini, cittadini romeni di 35 e 27 anni, sono stati arrestati poco dopo con l'accusa di furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.

Il colpo è stato messo a segno nel tardo pomeriggio di domenica 21 luglio, quando gli agenti di polizia, in pattugliamento nella zona industriale di Rivoli, hanno notato strani movimenti nei pressi di un’azienda. Il piazzale, solitamente deserto nelle ore serali, era animato dalla presenza sospetta di un furgone bianco con due uomini intenti a caricare rapidamente decine di pedane in legno.

Alla vista della pattuglia, i due ladri hanno tentato una manovra disperata: sono saliti a bordo del mezzo e hanno avviato una fuga pericolosa, urtando un'auto parcheggiata e cercando di farsi largo a tutta velocità. Gli agenti si sono lanciati all’inseguimento e sono riusciti a bloccarli dopo poche centinaia di metri, evitando per un soffio che qualcuno venisse travolto.

Durante la perquisizione del mezzo sono stati trovati attrezzi da scasso, tra cui cacciaviti, leve metalliche e guanti da lavoro, mentre la refurtiva – del valore stimato in circa 600 euro – è stata interamente recuperata e restituita al legittimo proprietario dell’azienda.

Entrambi gli uomini sono stati portati negli uffici del commissariato per l’identificazione e l’interrogatorio. La Procura di Torino ha disposto la convalida dell’arresto, formalizzando le accuse a loro carico. Secondo gli investigatori, il furto non sarebbe un episodio isolato: il sospetto è che i due possano essere parte di un gruppo dedito ai colpi “a bassa soglia” nelle zone industriali del torinese, dove le aziende spesso sono sprovviste di videosorveglianza e presidio notturno.

Le pedane in legno, seppur di modesto valore apparente, rappresentano una merce molto richiesta nel mercato nero, soprattutto in ambito edilizio e logistico. Facili da trasportare, impilabili, vendibili in blocco e praticamente impossibili da tracciare, sono spesso oggetto di piccoli furti seriali che, nel tempo, arrecano danni economici rilevanti alle imprese.

Secondo alcune fonti investigative, i due uomini arrestati potrebbero aver monitorato la zona nei giorni precedenti, approfittando della chiusura estiva di alcune ditte per entrare in azione senza essere disturbati. Il furgone utilizzato per il furto, intestato a una società con sede fuori Piemonte, è stato posto sotto sequestro.

L’arresto ha avuto un impatto immediato anche sul fronte locale. Diversi imprenditori della zona industriale di Rivoli hanno manifestato preoccupazione per l’insicurezza crescente, lamentando furti ripetuti di materiali da cantiere, rame, attrezzi da lavoro e, appunto, bancali in legno. Si moltiplicano quindi le richieste al Comune per un potenziamento della videosorveglianza e per una maggiore presenza delle forze dell’ordine nelle ore notturne.

Le indagini della polizia proseguono, anche attraverso l’analisi delle celle telefoniche e delle telecamere private, per verificare se gli arrestati siano coinvolti in altri colpi avvenuti di recente nella cintura ovest di Torino.

L’episodio conferma quanto i furti a danno delle imprese, anche quando di piccola entità, siano diventati un fenomeno strutturale capace di colpire in modo silenzioso ma costante l’economia locale. Un problema che chiama in causa non solo la sicurezza pubblica, ma anche la tenuta delle reti produttive in aree periferiche sempre più esposte.

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