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Cronaca
21 Luglio 2025 - 12:58
Torino: sedata e derubata in casa! Arrestata in Austria la ladra che aveva narcotizzato un’anziana
Una truffa trasformata in rapina, un’anziana narcotizzata nella propria abitazione, e una fuga che sembrava far sparire tutto nel nulla. Ma la latitanza è finita. Una donna di 32 anni, di nazionalità romena, è stata arrestata a Mittersill, in Austria, con l’accusa di aver messo a segno una rapina violenta e subdola ai danni di un’anziana torinese, agendo con lucida freddezza e con un piano che, per mesi, sembrava perfettamente riuscito.
I fatti risalgono a gennaio 2024, quando a Torino una donna anziana viene trovata in stato confusionale nella propria abitazione, priva di forze, con segni evidenti di sedazione farmacologica. La vittima racconta di aver ricevuto la visita di una conoscente – una figura solo parzialmente familiare, ma apparentemente rassicurante – e poi il vuoto. Si risveglia ore dopo, stordita, e si accorge che da casa mancano denaro contante e una serie di gioielli di famiglia, dal valore stimato di svariate migliaia di euro.
L’indagine si apre nel silenzio e nella delicatezza che simili casi impongono: la vittima è vulnerabile, scossa, e la dinamica lascia supporre un reato complesso, lucidamente premeditato. Si scopre in poco tempo che la donna sospettata si è dileguata, ha abbandonato il territorio italiano e ha fatto perdere ogni traccia. Per mesi, nessuna notizia. Il sospetto che possa essersi rifugiata all’estero prende corpo, e a quel punto entra in azione la cooperazione internazionale di polizia.
Sono stati fondamentali i collegamenti tra la Squadra Mobile della Questura di Torino, il Servizio Centrale Operativo, i canali Interpol e la figura del referente per la sicurezza in Romania, che hanno lavorato in stretta sinergia. Le tracce digitali, gli spostamenti documentali, le segnalazioni incrociate da più Paesi hanno portato a Mittersill, piccolo centro nel cuore dell’Austria, dove la donna è stata rintracciata e arrestata. Su di lei pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Torino, sulla base degli elementi raccolti nei mesi precedenti.
L’aspetto più inquietante della vicenda è la modalità con cui la rapina è stata compiuta. Non si tratta di un furto con scasso o di una rapina improvvisata. L’indagata avrebbe prima ottenuto la fiducia dell’anziana, poi somministrato una sostanza narcotizzante, e solo dopo, approfittando dello stato di incoscienza della vittima, avrebbe agito indisturbata. Una tecnica criminale nota ma difficile da prevenire, perché punta sulle debolezze relazionali e sfrutta la solitudine delle persone più fragili.
Questo episodio si inserisce purtroppo in un trend in crescita: sempre più frequenti sono i casi di truffe e rapine ai danni di anziani, spesso portati a termine da persone che si fingono amiche, operatrici sanitarie, impiegate delle poste, forze dell’ordine o parenti. I dati del Ministero dell’Interno indicano un aumento delle denunce per raggiri di questo tipo, con tecniche che vanno dalla truffa telefonica alla sedazione farmacologica per derubare senza segni di violenza apparente. In molti casi, come in questo, gli autori sono professionisti del crimine che operano in reti transnazionali, capaci di colpire in Italia e sparire in poche ore oltre confine.
Non è chiaro se la donna arrestata in Austria facesse parte di una rete più ampia, ma gli investigatori non escludono collegamenti con altri episodi simili. Dopo l’arresto, sono partite le procedure di estradizione verso l’Italia, dove la donna dovrà rispondere di rapina aggravata, somministrazione di sostanze pericolose, e furto in abitazione.
Per l’anziana vittima, intanto, resta il trauma: non solo il danno economico, ma soprattutto la ferita psicologica di un’aggressione vissuta nell’intimità della propria casa. E l’interrogativo, purtroppo sempre attuale, su quanto sia difficile oggi invecchiare in sicurezza.
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