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Il Canavesano imbruttito

Condominio Italia: storia di un Paese svenduto, amministrato da incapaci e condannato al declino

Dalla “crisi di Sigonella” al Britannia, dalla P2 alla NATO, dalla CIA alla svendita delle industrie: così l’Italia è stata trasformata in un fantasma senza sovranità, affondato in un mare di obblighi, guerre e bugie. E gli italiani, anestetizzati da app, influencer e disinformazione, continuano a scegliere il peggio

Condominio Italia: storia di un Paese svenduto, amministrato da incapaci e condannato al declino

Giulio Andreotti

Credo ci sia bisogno di fare chiarezza. Quando l’amministratore di un condominio si rivela incapace, pasticcione, o addirittura disonesto, normalmente e come minimo l’assemblea dei condomini lo rimuove dall’incarico e se a seguito di querela gli inquirenti dovessero accertare reati contro il condominio, quali appropriazione indebita, furto o truffa, l’amministratore oltre alla multa rischierebbe il carcere. Poi, certo, ci sono le eccezioni e fra queste c’è la grande eccezione del “condominio Italia”, passato fra le mani di molti “amministratori” e sempre restituito ai “condomini” più scalcinato e bisognoso di grandi lavori di ristrutturazione. 

In verità qualcuno che ha cercato di spendere i soldi dei "condomini" per il bene comune in passato c’è stato, ma non piaceva ai “grandi proprietari”, soprattutto stranieri, che, a capo di veri imperi finanziari, riuscirono a convincere gli italiani che sarebbe stato meglio, più proficuo e meno costoso, farsi amministrare da persone di loro fiducia, che gli avrebbero “regalato” la possibilità di vivere in una grande “casa comune” dove non sarebbe mancato niente e dove avrebbero potuto “ridere” e “giocare” con i loro “fratelli” tedeschi, francesi, olandesi, greci, inglesi, austriaci, spagnoli, portoghesi e con tutti coloro che avrebbero fatto la stessa scelta nel nome della sostenibilità, della pace, della lotta agli sprechi, dell’obbligo alla vaccinazione di massa, della lotta contro i “cambiamenti climatici”, del riarmo a fini umanitari e della felicità diffusa, che solo l’euro avrebbe potuto dispensare a piene mani. 

Non ci si è arrivati rapidamente, si è dovuto mettere mano all’informazione, alla scuola; si è dovuto “ritoccare” un po’ la storia; si sono attraversati gli “anni di piombo” immersi nella “strategia della tensione”; si sono raccolti i morti a Peteano, a Piazza Fontana e alla stazione ferroviaria di Bologna; si sono accettate le ricostruzioni cinematografiche sulla “Banda della Magliana”, sul rapimento e l’uccisione di Aldo Moro e un po’ alla volta si è ritenuta cosa normale, quasi dovuta, l’ingerenza della C.I.A. nella creazione di organizzazioni eversive quali la “Rosa dei Venti”, “Propaganda” poi divenuta “P2” e “Gladio”, già attiva negli Stati Uniti dagli anni 50 col nome di “Stay Behind”.

Non è stata cosa veloce, all’epoca, indipendentemente dall’orientamento politico, gli italiani erano “condomini” avvezzi al ragionamento, erano ancora lontani gli anni del “Grande fratello” e dei tanti reality demenziali che oggi interessano le masse molto di più del genocidio del popolo palestinese da parte dei “bravi” e “democratici” israeliani o delle vere ragioni del conflitto russo-ucraino. 

In Italia all’epoca esistevano “amministratori” di tutto riguardo e anche chi contestava, proponeva uomini e donne di grandi capacità, tanto che Henry Kissinger, a tutti gli effetti l’anima nera del XX° secolo, dovette intervenire in prima persona, prima promettendogliela a Moro, poi, successivamente, aizzando la Magistratura contro Giulio Andretti dopo che questi, il 26 febbraio 1991, quando ricopriva la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri, consegnò alle Camere una lista di 622 cittadini italiani appartenuti a “Gladio”. 

I fantasmi agitati da Kissinger erano il “comunismo” e il pericolo militare dell’Unione Sovietica e per far si che questi non potessero mai materializzarsi si affidò ai suoi uomini di fiducia: al Generale Gianadelio Maletti e al Capitano Antonio Labruna, condannati in via definitiva rispettivamente a 4 e 2 anni di carcere, mai scontati, per i depistaggi al processo sulla strage di Piazza Fontana; a Dario Zagolin (esponente della Federazione missina di Padova), a Otto Skorzeny, già suo commilitone e Stefano Delle Chiaie (fondatori di “Avanguardia Nazionale”), a Licio Gelli (faccendiere e “Maestro Venerabile” della “Loggia P2”, condannato ai domiciliari nella sua stupenda villa “Wanda di Arezzo” per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano e per il depistaggio delle indagini sulla strage di Bologna), a Giancarlo De Marchi (Capo del “Fronte Nazionale”), a David Matthew Kennedy (Presidente della Continental Illinois National Bank di Chicago e poi Segretario del Tesoro dell’amministrazione Nixon), all’Arcivescovo Paul Casimir Marcinkus (Presidente della Banca del Vaticano); a Michele Sindona (Presidente della “Banca Privata Italiana”, morto in carcere avvelenato da un caffè al cianuro), a Charles Bludhorn (patron della conglomerata “Gulf and Western Industries”), a Vito Genovese, già collaboratore di Lucky Luciano, meglio noto come “Don Vitone”, all’imprenditore italo-americano Pier Talenti, amico personale di Nixon, a Graham Martin, nuovo Ambasciatore U.S.A. a Roma, nominato dal Presidente Nixon, al Generale dell’Aeronautica militare Giuseppe Casero e al Colonnello Giuseppe Lo Vecchio, al Generale Alexander Haig, suo assistente personale in seno al National Security Council, a Roberto Calvi (Presidente del Banco Ambrosiano, membro della loggia massonica “P2”, soprannominato il “Banchiere di Dio”, morto impiccato sotto il ponte dei "Frati Neri" a Londra) e chissà a quanti altri ancora.     

Già allora, tutto questo, creato e finanziato dalla C.I.A. e dalla N.A.T.O., come emerse dagli interrogatori a Vincenzo Vinciguerra (terrorista di “Ordine Nuovo”, “Avanguardia Nazionale” e responsabile della strage di Peteano), per creare un corpo in grado di reagire prontamente in caso di attacco da parte dell’Unione Sovietica e dei Paesi appartenenti al Patto di Varsavia, nonché per creare stabilità politica in Italia e in Europa, infatti, organizzazioni simili a “Gladio”, sotto il controllo dei servizi segreti nazionali in raccordo con quelli statunitensi, furono create in Olanda, Belgio, Lussemburgo, Germania Ovest, Francia, Svizzera, Norvegia e Austria.

Bettino Craxi

Bettino Craxi

Comunque per ciò che ci riguarda, l’accelerazione definitiva che ci avrebbe portato a vivere nella grande "casa comune", che avrebbe dovuto essere il luogo giusto dove riposare e divertirsi, parole e musica del professor Romano Prodi, dopo aver “lavorato un giorno in meno e aver guadagnato come se si fosse lavorato un giorno in più”, avvenne dopo che Bettino Craxi, nelle vesti di Presidente del Consiglio dei Ministri, confezionò l’ennesimo sgarbo ai nostri grandi amici americani dando il via a quella che venne ribattezzata la “crisi di Sigonella”. Da quel momento la politica italiana fu messa sotto attacco dagli U.S.A., dal crescente numero di pelosi “europeisti convinti”, dalla Magistratura e fu tutto, improvvisamente, uno scandalo dietro l’altro sino alla cancellazione di un’intera classe politica, che forse non era stata molto brava ad amministrare il “condominio”; che forse non era riuscita a far contenti tutti, che senz’altro non era immune da colpe, ma che almeno non aveva neanche mai lontanamente calpestato il “regolamento condominiale”, la Costituzione, nel nome della scienza, del riarmo, del cambiamento climatico, dell’Europa, della N.A.T.O. e della guerra. 

Per arrivare all’Italia di oggi, uno Stato fantasma senza più banche; senza più industrie; senza più telefonia e comunicazioni e senza più comparto energetico c’è voluto un po’, ma dal quel 02 giugno 1992, giorno in cui sul Britannia, il Direttore Generale del Tesoro, Mario Draghi, diede il via alla liquidazione del “condominio Italia”, tutto si velocizzò, semmai è stata lunga, estenuante e non senza intoppi, la ricerca della classe politica adatta, gente senza arte né parte, senza amor patrio, disposta a vendersi ed a vendere tutto il vendibile secondo le indicazioni provenienti dal capo del grande “condominio Europa”, nel quale eravamo confluiti all'inizio del secolo, e dei nostri occupanti a nostre spese, i sempre fraterni amici a stelle e strisce.  

Ci sono voluti anni, alcuni dicono troppi, si è rivoltata l’intera classe politica, passando per il “centro” si è andati a “destra” ed a “sinistra” e quando questo non è bastato ci ha pensato sempre l’Inquilino del Quirinale a nominare amministratori di fiducia, mai votati, né tantomeno eletti da nessuna “assemblea condominiale”, ma ritenuti molto capaci dai “grandi” del super condominio europeo, dagli americani e dai maggiori organi d’informazione nazionali. 

I risultati: un Paese allo stremo; un Paese dove ogni giorno si perdono diritti e vengono imposti nuovi obblighi; un Paese che affonda in un debito pubblico immenso e fuori controllo; un Paese dove la scuola è ormai un parcheggio per figli senza speranza di un lavoro stabile; un Paese dove aumentano i suicidi e dove le morti sul lavoro sono ormai ritenute cose normali; un Paese dove la sanità pubblica esiste solo più sulla carta; un Paese che ha deciso di spendere per il riarmo soldi che non ha e che addebiterà alle famiglie; un Paese che si è consegnato mani e piedi nelle mani dell’Unione Europea e degli Stati Uniti d’America. 

Ora il “condominio Italia” sta cadendo a pezzi, ma pare che a nessuno condomino la cosa interessi, tant'è che, completamente anestetizzati da app, telefonini, intelligenza artificiale, disinformazione pubblica e cazzate di ogni genere, gli italiani pare riescano costantemente nell’impresa più difficile: scegliere sempre il peggio.

Certo, quasi ovunque si sentono solo lamentele ma, o si capisce che “l’amministratore di condominio sta ai condomini come i politici stanno agli elettori” o si potrà solo andare peggio, continuando a scegliere quali amministratori gente che si è sempre distinta per incompetenza, inadeguatezza e, come spesso ci hanno informato e ci informano le cronache, per eccellere nel ladrocinio e nella corruzione.

Insomma, cosa deve ancora succedere perché le piazze si riempiano di gente libera; di manifestanti che non vogliono la guerra; di famiglie che non ci stanno a sacrificare presente e futuro nel nome dell’euro e del riarmo; di persone non più disposte ad obbedire ai diktat dell’Unione Europea e della N.A.T.O.; di giovani che vogliono opportunità vere di lavoro; di pensionati pronti a denunciare l’enorme truffa dell’I.N.P.S.; di lavoratori disposti a bloccare tutto in mancanza di un degno adeguamento degli stipendi al costo della vita; di piccoli e medi imprenditori non più disposti a prostituirsi in cambio di promesse e di elemosina statale e di insegnanti e professori non disposti alla resa nei confronti di una politica che ha trasformato la scuola italiana in un cimitero della conoscenza? 

La volontà dei "condomini", degli italiani, pare inequivocabile, ma si vuole davvero ridurre l’Italia, un tempo faro di civiltà, ad un pessimo teatro di assurdità, dove dilaga l’ignoranza e l’arroganza; dove è legittimo tagliare pensioni, diritti e stipendi nel nome della “grande armata europea” che, per l’ennesima volta, dopo i miserabili fallimenti del passato, sembra voler nascere per ritentare l’invasione e la sottomissione della Russia? 

Cosa si aspetta a cacciare dai posti di comando il manipolo di squilibrati che un giorno ci vuole tutti a bordo di “ecologiche” auto elettriche e un altro ci vuole convinti guerrafondai, pronti a sacrificare risparmi e vita per una guerra che non è mai stata nostra? 

Cosa si aspetta a far capire ai rappresentanti della “partitocrazia romanocentrica”, dell’Unione Europea e della N.A.T.O., che l’Italia non è disposta al suicidio economico e sociale nel nome di interessi che non sono i suoi?

Insomma, un giorno sì e l’altro pure ci ammorbano l’esistenza con i “cambiamenti climatici” responsabili di centinaia di "morti improvvise", però, scongiurabili attraverso pesanti dosi di vaccini buoni per tutte le stagioni e per tutte le età. Ci raccontano quanto la “CO2” sia pericolosa e quanto siano inquinanti e pericolosi gli allevamenti di mucche e maiali e poi non ci dicono quanto siano più pericolose e inquinanti le armi e il loro utilizzo. Ci agitano continuamente sulla testa il famigerato “buco nell’ozono” quasi fosse la “Spada di Damocle” e poi ci dettano la salvifica e salutare ricetta a base di succulenti hamburger di carne sintetica e squisite grigliate di cavallette accompagnate da verdure artificiali. Ci distruggono i coglioni parlando di sostenibilità e poi sposano la causa israeliana, neanche fosse giudicato ampiamente sostenibile il massacro di civili in atto da quasi due anni in terra di Palestina ad opera del “sostenibile” popolo ebraico. 

Non so, forse mi è sfuggito qualcosa, forse nel nome della lotta ai cambiamenti climatici, anche i nuovi carri armati saranno elettrici o a pedali; forse i nuovi missili non saranno attrezzati per il trasporto di testate nucleari, ma semplicemente per trasportare coriandoli; forse andremo in guerra come al “gay pride”; forse l’uranio impoverito, che va tanto di moda negli eserciti N.A.T.O., certificato dalla “scienza” che ci voleva tutti vaccinati contro il covid, è stato scoperto essere un elisir di lunga vita o forse, semplicemente, siamo diventati talmente tanto menefreghisti, indifferenti e apatici da accettare tutto, convinti che a non far nulla e a non disturbare il “manovratore”, alla fine, le cose come per incanto si aggiusteranno. 

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