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Cronaca

Sorpresi sul tetto mentre rubano grondaie di rame: a incastrarli è un cittadino svegliato dai rumori nella notte

Il colpo a Quarto d’Asti sventato grazie alla segnalazione di un residente: i ladri denunciati, salvata la refurtiva

Sorpresi sul tetto mentre rubano

Sorpresi sul tetto mentre rubano grondaie di rame: a incastrarli è un cittadino svegliato dai rumori nella notte (foto archivio)

È bastata una voce dalla strada, un rumore insolito sotto le finestre, per mettere fine a un tentativo di furto di rame che avrebbe potuto passare inosservato. Succede a Quarto d’Asti, piccola frazione della provincia, dove nella notte tra il 20 e il 21 luglio un residente ha dimostrato che, a volte, basta poco per fermare un reato. Un gesto di attenzione e prontezza che ha consentito alla polizia di intervenire in tempo e cogliere sul fatto due uomini intenti a smontare le grondaie di una villa in ristrutturazione.

Erano passate da poco le due di notte quando l’uomo, affacciato alla finestra della sua abitazione, ha udito voci sommesse e il tipico rumore metallico di oggetti trascinati sull’asfalto. Da tempo quella zona residenziale non è teatro di grandi movimenti notturni, e quei suoni hanno subito acceso un campanello d’allarme. Senza esitazione, ha composto il numero di emergenza 112, segnalando ciò che stava accadendo sotto casa.

Nel giro di pochi minuti, due volanti della questura di Asti sono arrivate sul posto. Gli agenti, perlustrando l’area intorno alla villa indicata dal cittadino, hanno subito notato qualcosa che non tornava: grondaie già smontate, poggiate a terra e pronte per essere portate via. Ma soprattutto, un dettaglio non trascurabile: sul tetto dell’edificio erano visibili due uomini intenti ad armeggiare con altri tubi di rame, evidentemente più recenti e in ottimo stato. A quel punto è scattato il controllo.

I due, colti in flagrante, non hanno opposto resistenza. Non avevano alcun mezzo di trasporto né strumenti da lavoro qualificabili come professionali. Solo un paio di pinze, qualche borsa e tanta voglia di racimolare materiale facile da rivendere. I poliziotti li hanno quindi identificati e denunciati a piede libero per tentato furto aggravato. Nessuno dei due risulta residente in zona.

La villa in questione, spiegano gli investigatori, è un’abitazione privata rimasta abbandonata per anni, recentemente oggetto di interventi di ristrutturazione. Proprio i lavori in corso avevano portato al rifacimento di alcune grondaie in rame nuovo, materiale che da tempo è bersaglio privilegiato di furti notturni, a causa dell’elevato valore sul mercato nero. Il rame, infatti, si rivende facilmente ed è sempre più richiesto, soprattutto nei circuiti non ufficiali. Anche per questo il fenomeno dei “ladri di rame” – noti alle forze dell’ordine – si è esteso dalle linee ferroviarie agli impianti sportivi, dagli ospedali ai cantieri, fino a raggiungere case private e ville isolate, come in questo caso.

Fortunatamente, l’intervento tempestivo della polizia ha permesso di recuperare l’intera refurtiva, evitando che il danno economico si sommasse a quello strutturale. I pezzi già smontati sono stati restituiti al legittimo proprietario, che sarà convocato nei prossimi giorni per formalizzare la denuncia. Ma l’episodio apre anche una riflessione più ampia.

A Quarto d’Asti – come in molte altre zone del Piemonte – le abitazioni disabitate o in fase di ristrutturazione rappresentano un obiettivo facile per chi cerca materiali da trafugare. Spesso si tratta di case in zone poco illuminate, lontane dai centri abitati, e non dotate di sistemi d’allarme. Il fatto che i due malviventi siano saliti sul tetto e abbiano potuto lavorare indisturbati per diversi minuti lo dimostra. Solo l’intuito e la prontezza del cittadino hanno evitato che il colpo andasse a segno.

Il caso, seppur conclusosi senza feriti né incidenti, rimette al centro il tema della sicurezza nei piccoli centri, dove i furti avvengono con modalità sempre più mirate e silenziose. Non servono più grossi strumenti o camion: bastano un’auto parcheggiata lontano, una scala nascosta dietro una siepe, e in pochi minuti scompare un impianto intero. A farne le spese, sempre i cittadini, costretti a fronteggiare danni ingenti, spesso non coperti da assicurazioni.

Ma stavolta, almeno, la storia ha avuto un epilogo positivo. Grazie a un semplice gesto di attenzione, la polizia ha potuto agire in tempo. E mentre i due ladri sono stati denunciati, l'intera comunità di Quarto d’Asti può tirare un sospiro di sollievo, sapendo che la vigilanza dei cittadini resta ancora una delle armi più efficaci contro la microcriminalità.

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