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Cronaca
18 Luglio 2025 - 18:15
Era diretto al lavoro, come ogni mattina, ma stavolta il tragitto si è concluso in ospedale. Luca G., 52 anni, dipendente Stellantis, è stato aggredito in piena strada da un ragazzo in monopattino che gli ha strappato dal collo una catenina d’oro prima di scappare a tutta velocità. Il fatto è avvenuto in via Boccherini, nel quartiere Barriera di Milano, a due passi dall’ex piscina Sempione, oggi in stato di abbandono.
Durante il furto, la vittima ha perso l’equilibrio ed è caduta rovinosamente sul marciapiede, riportando la frattura della rotula. Le ginocchia hanno assorbito l’urto peggiore e la prognosi, stando ai medici dell’ospedale San Giovanni Bosco, è di almeno trenta giorni. L’uomo, che lavora come manutentore, è stato soccorso da un’ambulanza chiamata dalla moglie e dai carabinieri, subito intervenuti per raccogliere la testimonianza e avviare le ricerche dell’aggressore.
Il rapinatore si è dileguato in pochi istanti. Secondo quanto raccontato da Luca, sarebbe stato giovane, vestito in modo sportivo, e si è mosso con destrezza approfittando del fatto che la strada fosse ancora semi-deserta. Nessun testimone diretto ha assistito alla scena.
La zona in cui si è consumata la rapina è da tempo al centro di polemiche e denunce per degrado e microcriminalità. L’ex piscina Sempione, così come gli ex stabilimenti Gondrand e Ferrovie dello Stato, sono considerati da molti residenti veri e propri luoghi di insicurezza. Abbandonati da anni, sono diventati nel tempo rifugio per senzatetto, pusher e sbandati. A segnalare nuovamente il problema è stata anche Verangela Marino, consigliera di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6: in un post pubblicato nelle ore successive alla rapina, ha denunciato l’inerzia dell’amministrazione comunale e chiesto lo sgombero immediato delle aree degradate.
«Una città non dovrebbe permettere che i suoi cittadini vengano continuamente messi in pericolo», ha scritto. Le sue parole arrivano dopo mesi di segnalazioni da parte dei residenti del quartiere, preoccupati per l’aumento di episodi violenti, rapine e furti ai danni soprattutto di persone anziane o sole.
Sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia competente, che stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Se il volto del rapinatore dovesse essere identificato, si procederà a una denuncia per rapina aggravata e lesioni personali.
Intanto, Luca dovrà affrontare un periodo di riabilitazione e forzato riposo, nella speranza che l’aggressore venga presto individuato. Per ora resta solo la paura e l’amarezza di chi, in un normale giorno di lavoro, è finito travolto da una violenza assurda quanto gratuita.
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