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Cronaca
17 Luglio 2025 - 18:44
Brandizzo, furto chirurgico su una Maserati da oltre 100mila euro (foto archivio)
Un’operazione da manuale, rapida e chirurgica. Una Maserati Quattroporte, modello di lusso dal valore che supera i 100mila euro, è stata letteralmente smontata nella notte tra martedì e mercoledì nel centro abitato di Brandizzo, lasciando il suo proprietario — e con lui l’intero quartiere — senza parole. A pochi metri dalle case di via Gramsci, i ladri hanno agito con freddezza e perizia, portando via portiere, fanali, paraurti e parte del cruscotto, lasciando l’auto appoggiata su mattoni, come nelle scene di un film criminale ambientato in periferia.
Ma qui non c’è nulla di cinematografico. C’è semmai l’amarezza di una comunità che si risveglia con la paura di non essere più al sicuro, anche nei luoghi più centrali. Un colpo estremamente mirato, secondo gli investigatori, che difficilmente può essere considerato casuale. La Quattroporte non è un’auto da rubare per strada come tante: i pezzi di ricambio non si trovano ovunque, e il valore dei singoli componenti può raggiungere cifre da capogiro, specie se piazzati su mercati paralleli o internazionali.
Le prime analisi degli inquirenti indicano che il furto potrebbe essere stato eseguito su commissione, un’ipotesi che prende corpo anche in base al modus operandi dei ladri. Nessun rumore, nessun allarme, nessun segnale lasciato alle telecamere di sorveglianza della zona. Solo, al mattino, la scena surreale di un’auto mutilata, depredandone ogni parte facilmente rivendibile.
Il fenomeno dei furti di pezzi d’auto non è nuovo in Piemonte e nemmeno a Brandizzo, ma fino ad ora si era limitato a utilitarie e modelli di largo consumo. Panda, 500, Punto, Clio: veicoli comuni, con una richiesta di ricambi ampia e costante. Ma una Maserati? È il salto di livello a preoccupare, più ancora del valore stesso dell’auto. Significa che i ladri hanno un mercato pronto, una rete di rivendita rodata, e forse persino una logistica per smaltire o trasportare i pezzi fuori regione — o fuori dall’Italia.
Secondo chi indaga, non si tratterebbe di ladri improvvisati, bensì di una squadra esperta, attrezzata, organizzata, in grado di smontare in poco più di un’ora un veicolo complesso come una Quattroporte, dotata di tecnologie sofisticate e sistemi di sicurezza avanzati. Eppure non una sola segnalazione è arrivata nella notte: il furto è stato scoperto solo al mattino.
L’episodio ha lasciato l’intera zona di via Gramsci sotto shock. Residenti increduli si sono ritrovati attorno all’auto devastata, commentando tra rabbia e sgomento una scena che nessuno si sarebbe mai aspettato. Il rischio, temono ora in molti, è che Brandizzo diventi un punto facile per colpi simili, complici la scarsa illuminazione notturna e l’assenza di videosorveglianza efficace.
Le forze dell’ordine, giunte sul posto dopo la denuncia del proprietario, hanno avviato le indagini. Ma al momento non ci sarebbero testimoni diretti né immagini utili. Il lavoro si concentrerà sull’analisi delle celle telefoniche attive nella zona e su eventuali movimenti sospetti nei giorni precedenti.
C’è poi il tema più ampio della sicurezza urbana, che torna al centro del dibattito cittadino. Brandizzo non è nuova a episodi di microcriminalità, ma finora erano limitati a furti in appartamento, razzie nei cortili o sparizioni di biciclette e motorini. Un furto così studiato e su un’auto così costosa alza l’asticella e cambia le regole del gioco. È la criminalità specializzata, quella dei furti su commissione e dei ricambi clandestini, a entrare in scena.
Le richieste di maggior controllo da parte dei residenti si moltiplicano. In molti chiedono un aumento delle pattuglie notturne, l’installazione di nuove telecamere e un piano più strutturato per proteggere le zone residenziali e le vie meno illuminate. Anche l’Amministrazione comunale, secondo fonti locali, sarebbe pronta ad aprire un confronto pubblico per valutare misure straordinarie di prevenzione.
Nel frattempo, il proprietario della Maserati dovrà affrontare una perizia assicurativa complessa: la stima dei danni potrebbe superare i 50mila euro, a seconda di quali pezzi siano stati effettivamente sottratti. E non è detto che il veicolo possa tornare su strada senza un intervento integrale di ripristino.
Intanto, il furto di Brandizzo si aggiunge a una lunga serie di episodi simili registrati negli ultimi mesi in provincia di Torino, dove auto di lusso sono finite nel mirino non tanto per la loro guida, quanto per i componenti pregiati da rivendere all’estero. Maserati, Audi, Mercedes, BMW: il mercato parallelo delle auto smontate si nutre di richieste di pezzi originali, spesso per modelli fuori produzione o non disponibili facilmente nei canali ufficiali.
Un mercato redditizio, poco tracciabile e difficile da colpire, che non si combatte solo con le indagini ma anche con la prevenzione, la sorveglianza e la consapevolezza dei cittadini. Per ora, l’unica certezza è che a Brandizzo è saltato un altro confine: quello tra il furto d’occasione e il crimine organizzato di precisione.
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