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Cronaca

Controlli a San Salvario, raffica di multe e violazioni nei locali della movida

Operazione congiunta tra Polizia, Carabinieri, Finanza e Municipale: oltre 13 mila euro di sanzioni

Controlli a San Salvario

Controlli a San Salvario, raffica di multe e violazioni nei locali della movida

Un venerdì pomeriggio di controlli serrati ha messo sotto la lente d’ingrandimento il quartiere San Salvario di Torino, uno dei poli nevralgici della movida cittadina. L’operazione, ad “Alto impatto”, ha visto impegnate in una sinergia operativa la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Municipale, in un’azione coordinata dal Commissariato Barriera Nizza con l’ausilio degli agenti del V Reparto Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte.

I controlli si sono concentrati su alcune delle vie più trafficate e delicate della zona: corso Raffaello, via Madama Cristina, via Nizza, via Pellico, via Genova e via Baretti, veri e propri snodi della vita notturna e commerciale del quartiere. L’obiettivo dell’operazione era duplice: da un lato, garantire sicurezza e legalità in un’area spesso oggetto di segnalazioni per degrado e illegalità; dall’altro, verificare il rispetto delle normative da parte delle attività commerciali, in particolare bar, ristoranti ed esercizi di vicinato.

Tra le prime sanzioni rilevanti, quella a un locale in zona Millefonti, dove gli agenti della Polizia Municipale hanno scoperto una serie di violazioni amministrative gravi. L’attività aveva ampliato abusivamente la superficie destinata alla somministrazione di alimenti e bevande, mancava della corretta esposizione del titolo autorizzativo e dell’orario di esercizio, e soprattutto il locale cucina non rispettava le norme igienico-sanitarie. Il risultato è stato una multa salata di oltre 6.000 euro, che potrebbe anche preludere a ulteriori provvedimenti in caso di mancata regolarizzazione.

Non è andata meglio a un negozio di vicinato in Piazza Madama Cristina, dove è stato accertato che l’esercizio funzionava come attività di somministrazione senza alcuna autorizzazione. Anche l’occupazione del suolo pubblico avveniva in assenza dei relativi permessi. La Polizia Municipale ha quindi elevato una sanzione superiore a 4.000 euro, punendo un fenomeno che negli ultimi anni è cresciuto silenziosamente, soprattutto nei quartieri ad alta affluenza.

A completare il quadro, ulteriori tre esercizi pubblici di somministrazione sono finiti nel mirino dei controlli. Le infrazioni, meno gravi ma comunque rilevanti, hanno portato a sanzioni amministrative per un totale di oltre 3.000 euro. Un dato che conferma quanto sia diffusa, ancora oggi, la tendenza a eludere le regole più basilari su igiene, orari, autorizzazioni e sicurezza.

Nel frattempo, la Guardia di Finanza ha condotto verifiche fiscali mirate. Presso un’attività di via Baretti, particolarmente frequentata nel fine settimana, è stata riscontrata la mancata emissione di scontrini fiscali, violazione che comporta conseguenze anche sul piano penale per l’evasione d’imposta.

L’operazione, conclusasi in serata, è stata accolta positivamente da numerosi residenti, da tempo esasperati da schiamazzi, degrado e situazioni di illegalità che compromettono la vivibilità del quartiere. Le istituzioni coinvolte hanno voluto lanciare un messaggio chiaro: nessuna tolleranza per chi opera fuori dalle regole, soprattutto in contesti ad alta densità sociale e commerciale.

Il Commissariato Barriera Nizza, attraverso i propri vertici, ha fatto sapere che i controlli proseguiranno nelle prossime settimane e che verranno attivate anche ispezioni congiunte con l’Asl e l’Ispettorato del lavoro, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle norme in materia di sicurezza alimentare e tutela dei lavoratori.

Le sanzioni complessive dell’intervento superano i 13.000 euro, una cifra che rende l’idea dell’ampiezza delle irregolarità riscontrate. Ma più del dato economico, a colpire è l’immagine di un quartiere dove le regole vengono spesso piegate alle logiche del profitto veloce, a discapito della qualità della vita dei cittadini.

San Salvario, storicamente cuore pulsante di una Torino multiculturale e vivace, rischia di diventare terra di nessuno se non si continua a investire nella presenza attiva delle forze dell’ordine e in una cultura della legalità. Solo un’azione congiunta e coordinata, come quella di venerdì, può restituire fiducia ai cittadini e rimettere al centro il rispetto delle regole come fondamento della convivenza civile.

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