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Cronaca

Travolto da una rotoballa mentre lavora nei campi: muore agricoltore piemontese, padre di tre bambini

Un uomo di 43 anni muore travolto da una rotoballa. Indagini in corso sulla dinamica dell'incidente

Travolto da una rotoballa

Travolto da una rotoballa mentre lavora nei campi, muore agricoltore piemontese padre di tre bambini

Un uomo di 43 anni, titolare della Cascina Noceto di Rosignano Monferrato, ha perso la vita in un drammatico incidente agricolo avvenuto nella tarda serata di martedì 15 luglio 2025. L’episodio, che ha sconvolto la comunità locale e il mondo rurale della provincia di Alessandria, si è verificato in una zona di campagna compresa tra strada Noceta e la provinciale 42, dove la vittima stava scaricando due rotoballe di fieno da un rimorchio.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Casale Monferrato, intervenuti sul posto insieme al personale dello Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro) e agli operatori del 118, il contadino sarebbe stato travolto da una delle rotoballe, pesantissima, che si sarebbe staccata e fatta rotolare verso valle, colpendolo con violenza. L’uomo è morto sul colpo, schiacciato dal peso della balla.

Le prime indagini suggeriscono che la pendenza del terreno abbia avuto un ruolo determinante nella tragedia, ma gli accertamenti sono ancora in corso per stabilire con esattezza la dinamica. Non si esclude che lo spostamento involontario della rotoballa sia stato favorito da un posizionamento instabile o da un errore di valutazione nella manovra. In queste ore, la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, che valuterà eventuali ulteriori rilievi per chiarire ogni dettaglio.

La notizia ha lasciato attoniti amici, colleghi e compaesani. L’uomo era molto conosciuto in paese: un agricoltore esperto, legato alla sua terra e alla sua famiglia. Viveva con la moglie e tre figli piccoli di 8, 7 e 2 anni, che ora restano senza un padre. "Una persona instancabile, sempre presente in cascina", raccontano alcuni vicini. Il dolore per la sua morte si intreccia alla rabbia per l’ennesima vittima sul lavoro, in un settore, quello agricolo, che ogni anno continua a registrare un alto numero di incidenti gravi e spesso mortali.

Secondo i dati Inail, in Piemonte il comparto agricolo è ancora tra i più esposti ai rischi: mezzi pesanti, terreni scoscesi, carichi instabili e interventi svolti spesso in solitaria rendono più alta la probabilità di incidenti. Nel solo 2024, oltre 300 denunce per infortuni gravi sono state registrate in ambito agricolo nella regione. Gli esperti sottolineano la necessità di formazione continua, sorveglianza tecnica e controlli costanti sulle attrezzature, spesso obsolete o sottovalutate.

Lo Spresal, che ha affiancato i carabinieri nei rilievi, avvierà ora una verifica anche sulle condizioni di sicurezza dell’azienda agricola dove si è consumata la tragedia. Non si tratterebbe comunque di un caso di mancata normativa, ma piuttosto dell’ennesima dinamica sfortunata che mette a nudo quanto, anche nei contesti familiari e apparentemente semplici, le regole della prevenzione vadano sempre seguite con rigore.

Nelle prossime ore si attende una decisione da parte della Procura sull’eventuale esecuzione dell’autopsia. Intanto la comunità di Rosignano Monferrato si stringe attorno alla famiglia della vittima, già provata da un lutto che nessuna parola potrà attenuare.

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