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Cronaca

Esce di strada e si ribalta con l’auto: paura per una 31enne in Canavese

L’incidente sulla Sp222 riapre il dibattito sulla sicurezza stradale tra Rivarolo e Castellamonte

Esce di strada e si ribalta

Esce di strada e si ribalta con l’auto: paura per una 31enne in Canavese

Poteva finire molto peggio. Una Fiat 500 ribaltata su un prato a pochi metri dalla carreggiata, i soccorsi chiamati in fretta, la tensione, la paura. E per fortuna, alla fine, una giovane donna sopravvissuta con ferite lievi. L’incidente si è verificato oggi, giovedì 10 luglio 2025, poco dopo le 13, sulla Strada Provinciale 222, che collega Ozegna a Castellamonte, in uno dei tratti più trafficati e spesso discussi per la sua pericolosità.

Alla guida della vettura c’era una 31enne residente a Rivarolo Canavese, rimasta coinvolta nel sinistro in circostanze che i Carabinieri stanno ancora cercando di chiarire. Quello che è certo è che l’auto, per ragioni ancora ignote, ha improvvisamente sbandato in prossimità della rotatoria di Ozegna, è uscita di strada e si è rovesciata su sé stessa, finendo nel prato laterale.

I primi a intervenire sono stati alcuni automobilisti di passaggio, che hanno allertato il 112. Sul posto è arrivato in pochi minuti il personale sanitario del 118, che ha stabilizzato la conducente e ne ha disposto il trasferimento all’ospedale di Cuorgnè per accertamenti. Fortunatamente, le sue condizioni non destano preoccupazioni: nessuna frattura, nessun trauma grave, solo una grande paura e alcune escoriazioni.

Mentre la giovane veniva portata via in ambulanza, i militari dell’Arma avviavano i rilievi per ricostruire l’accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro a fini investigativi, ma al momento non si escludono né il guasto meccanico né un colpo di sonno o una distrazione improvvisa. Gli esami tossicologici, come da prassi, saranno effettuati nelle prossime ore, ma non ci sono al momento elementi che facciano pensare a guida alterata.

L’incidente, per quanto fortunatamente non tragico, rilancia una questione nota da tempo: la sicurezza lungo la Sp222. La provinciale che attraversa il Canavese, e che collega alcuni centri strategici dell’area, è stata più volte segnalata come tratto critico, in particolare per le sue intersezioni, pericolose rotonde e frequenti cambi di pendenza. Non è la prima volta che in quel punto, all’altezza della rotatoria di Ozegna, si verifica un’uscita di strada.

Molti residenti e automobilisti che percorrono quotidianamente quel tratto lo segnalano da tempo: mancanza di guardrail in alcuni punti, segnaletica non sempre visibile, asfalto irregolare e tratti dove la velocità media supera i limiti consentiti. A tutto questo si aggiunge la presenza frequente di veicoli agricoli e mezzi pesanti, che rendono la circolazione ancora più complessa.

Non a caso, nei mesi scorsi le amministrazioni locali avevano chiesto alla Città Metropolitana di Torino, competente per la gestione della strada, un intervento straordinario per migliorare le condizioni della Sp222. Si era parlato di nuova segnaletica orizzontale, barriere di protezione e illuminazione rinforzata, ma nulla di concreto è ancora stato realizzato.

Intanto la giovane, ancora sotto osservazione all’ospedale di Cuorgnè, potrà almeno riabbracciare i suoi cari. La notizia che non è in pericolo di vita ha portato sollievo in famiglia, ma anche una riflessione più ampia: non serve un morto per sistemare una strada, e non si può ogni volta aspettare il peggio prima di agire.

Nel frattempo, la polizia locale e i tecnici della viabilità continuano a monitorare i punti critici della Sp222. Ma senza un piano d’intervento strutturale e una visione di lungo periodo, l’asfalto continuerà a mietere incidenti, con o senza conseguenze gravi. E chi si mette al volante, ogni giorno, lo fa con una fiducia sempre più fragile.

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