AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
07 Luglio 2025 - 10:17
Precipita durante l’escursione, muore luogotenente dell’Arma
Una corda spezzata, un volo nel vuoto e un addio che ha lasciato sgomenta un’intera comunità. Enrico Bolla, 56 anni, luogotenente dei carabinieri in servizio alla Scuola allievi di via Cernaia a Torino, ha perso la vita domenica 6 luglio 2025 in un tragico incidente sulle montagne tra l’alta Val Maira e l’alta Valle Po, nel territorio di Acceglio, in provincia di Cuneo.
Grande appassionato di montagna e conoscitore esperto delle vie alpinistiche piemontesi, Bolla stava affrontando la salita della via Sigismondi, una delle classiche dell’area della Rocca del Castello, parete nota e amata da molti scalatori. Era in compagnia di un amico, in cordata. Durante l’ascesa, poco dopo la seconda sosta, ha improvvisamente perso l’appiglio, precipitando nel vuoto. È rimasto sospeso per circa cinquanta metri più in basso, appeso alle corde.
L’allarme è stato dato da un testimone che si trovava poco distante, e subito dopo anche dal compagno di cordata, visibilmente sotto shock. A quel punto è scattata la macchina dei soccorsi. Sul posto è giunto l’elicottero del 118 con a bordo il medico rianimatore e una squadra del soccorso alpino e speleologico piemontese. Ma per il luogotenente Bolla non c’era già più nulla da fare. I tentativi di rianimazione cardiopolmonare sono risultati vani: il violento impatto aveva provocato traumi fatali.
La salma è stata recuperata e trasportata a valle via terra, fino alla carrozzabile. Il compagno di cordata, in stato confusionale ma illeso, è stato portato a Dronero per le verifiche e le procedure di rito, affidato agli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza.
Con la morte di Enrico Bolla, l’Arma dei carabinieri perde una figura di riferimento. Originario di Bagnolo Piemonte, nel Cuneese, Bolla aveva speso gran parte della sua carriera nei Nas di Torino, specializzandosi nei settori dell’antidoping, dei controlli alimentari e delle verifiche sanitarie, con un focus particolare su impianti sciistici e strutture montane. Un lavoro di rigore, competenza e responsabilità, portato avanti con la stessa passione che metteva nelle escursioni.
Ma Bolla non era solo un militare esemplare. Era anche un uomo molto legato alla sua famiglia. Viveva a Candiolo, dove la moglie, Teresa Fiume, siede nel consiglio comunale. Avevano due figli, uno dei quali ha scelto di seguire le orme paterne arruolandosi a sua volta nei carabinieri. In paese la notizia è arrivata come un fulmine: una tragedia che colpisce il cuore di una comunità piccola ma coesa, dove tutti conoscono tutti. La sindaca e l’amministrazione comunale si sono detti “profondamente colpiti” e hanno espresso cordoglio alla famiglia.
In molti, in queste ore, stanno ricordando il luogotenente Bolla come un uomo onesto, preparato e profondamente umano. Il suo nome è legato a numerose inchieste complesse condotte dai Nas, ma anche a iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e a un impegno costante per la sicurezza pubblica. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile non solo tra i colleghi, ma tra i tantissimi cittadini che in questi anni hanno potuto apprezzarne l'integrità e la dedizione.
La montagna, che era il suo rifugio e la sua passione, se l’è portato via in silenzio, lasciando dietro di sé una scia di dolore profondo.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.