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Cronaca

Mamma sparisce con due figli e la cercano nelle Valli di Lanzo. Telefoni spenti, bugie e fuga verso il nulla

Loredana Elena Chimu, 44 anni, scompare da Livorno con i piccoli Leonardo e Francesco. Ultima traccia a Lanzo Torinese, poi il silenzio. La pista porta verso la Romania, ma potrebbe nascondersi ovunque. Due padri disperati chiedono aiuto

Misteriosa scomparsa: madre e figli svaniscono nel nulla, indagini a Lanzo Torinese

È passata una settimana, ma di Loredana Elena Chimu, 44 anni, e dei suoi due figli Leonardo e Francesco, rispettivamente di 9 e 2 anni, non c’è più alcuna traccia. La donna, di origine romena, è sparita nel nulla dopo aver lasciato Livorno lo scorso 28 giugno, portando con sé i due bambini, nati da relazioni diverse. Da allora, i telefoni sono spenti, le piste incerte, i due padri in apprensione, e un’unica certezza: l’ultimo segnale utile arriva dal Piemonte. Più precisamente, da Lanzo Torinese.

Quel sabato, il piccolo Leonardo aveva chiamato il padre: «La mamma ci sta portando al luna park», gli avrebbe detto. Ma era una bugia, o meglio, un copione suggerito. Perché, secondo le rilevazioni della polizia, già a quell’ora la Citroën C1 nera targata DY973XX su cui viaggiavano era a Lanzo Torinese, non a Tirrenia, come aveva fatto credere. Una bugia, forse innocente, ma che oggi pesa come un macigno, perché da quel momento in poi si è spenta ogni possibilità di contatto.

La donna, alta 1,65, con capelli castani lunghi, occhi marroni e diversi tatuaggi visibili – tra cui una tigre sul braccio destro e una fenice – sembra essersi dissolta. E il mistero si infittisce. Pare che la 44enne si fosse rivolta ad una coppia di amici proprio a Lanzo Torinese per chiedere un prestito, ma senza successo. Si sarebbe fermata da loro almeno per un giorno. Poi, ancora una segnalazione: domenica 29 giugno, a Torino, una cella telefonica aggancia il suo cellulare per l’ultima volta. Dopodiché, il nulla.

Loredana Elena Chimu

Secondo gli inquirenti, si tratterebbe con ogni probabilità di un allontanamento volontario, ma le motivazioni restano nebulose. Loredana, raccontano conoscenti e parenti, stava attraversando un periodo difficile dal punto di vista psicologico e della salute. Un dettaglio non da poco, che rende la sua sparizione ancora più preoccupante. Nei giorni precedenti alla fuga aveva messo in vendita mobili ed elettrodomestici online, svendendo tutto in fretta. Un gesto che non lascia spazio a molte interpretazioni: voleva racimolare denaro per partire. Per andare dove?

L’ipotesi più accreditata è che la donna abbia tentato di raggiungere la Romania, suo paese d’origine. Forse attraversando il Nord Italia, salendo verso Milano per poi proseguire verso est. Ma gli inquirenti non escludono nulla. Potrebbe anche aver imboccato la via opposta, verso la Francia, o essersi nascosta da qualche parte proprio nel Torinese, magari contando sull’aiuto di qualcuno.

Il padre di Leonardo, disperato, si è rivolto anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?” per lanciare un appello e tenere viva l’attenzione su un caso che rischia di sprofondare nel silenzio. «Non ho più avuto notizie di mio figlio – ha dichiarato –. L’ultima volta che l’ho sentito è stato il giorno del suo compleanno. Poi il nulla. Solo silenzio e angoscia». Francesco, il più piccolo, compiva 2 anni proprio quel 28 giugno. Un compleanno passato in fuga, e ora diventato una data simbolo di questa drammatica vicenda.

Entrambi i padri dei bambini hanno presentato denuncia, uno ai carabinieri, l’altro alla polizia. Le indagini sono in corso, ma la pista piemontese si fa sempre più concreta. Se davvero la donna fosse ripartita da Torino dopo il 29 giugno, avrebbe avuto tutto il tempo per oltrepassare il confine senza lasciare altre tracce.

Ma c’è un dettaglio inquietante che tiene viva l’ansia di chi la conosce: perché spegnere i cellulari?

Perché farlo anche con quello del figlio di 9 anni, che avrebbe potuto almeno rassicurare il padre?

È un gesto che indica premeditazione, la volontà di tagliare ogni ponte. Ma è anche un gesto che fa paura. Perché nascondersi così? Perché non dare notizie? Cosa può spingere una madre a isolarsi in questo modo, portando con sé due bambini piccoli?

Chi la conosce, racconta di una donna riservata, segnata da relazioni complicate e da problemi economici. Ma anche di una mamma affettuosa, che non avrebbe mai fatto del male ai suoi figli. Due immagini che si sovrappongono e si contraddicono. Come due facce della stessa inquietante storia.

L’auto, una Citroën C1 nera, non è stata ancora ritrovata. Nessuna telecamera l’ha immortalata nel tragitto verso i valichi di frontiera. Nessun testimone si è fatto avanti per dire di averli visti dopo quel fine settimana. È come se, una volta uscita da Torino, la strada si fosse dissolta sotto le ruote.

Nel frattempo, l’allarme è esteso anche all’estero. Le forze dell’ordine stanno monitorando i confini e controllando i movimenti sospetti. Ma la mancanza di nuovi indizi rende tutto più difficile. La pista rumena resta la più concreta, ma è anche la più difficile da confermare.

Nel silenzio che avvolge questa fuga, restano solo domande sospese. E l’invocazione disperata di due padri che, ogni giorno che passa, temono sempre di più per la sorte dei propri figli.

Chi ha visto Loredana Elena Chimu? Chi ha visto Francesco e Leonardo? In attesa di risposte, il tempo continua a scorrere. Ma la speranza – quella, almeno – è l’unica cosa che non si è ancora spenta.

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