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Cronaca
04 Luglio 2025 - 17:25
Addio a Roberto Ferrero, 40 anni in Croce Rossa come esempio di dedizione e altruismo
Una vita intera spesa per aiutare gli altri. È morto ieri Roberto Ferrero, storico volontario e dipendente del Comitato della Croce Rossa di Gassino Torinese e Sciolze, punto di riferimento da oltre quarant’anni per tutta la comunità. Aveva cominciato il suo percorso nel 1984, quando il volontariato nella Croce Rossa era ancora fatto di turni notturni improvvisati, barelle pesanti da caricare a mano e ambulanze spartane. Da allora, non ha mai smesso di esserci.
La notizia della sua scomparsa ha lasciato sconvolti e affranti i colleghi, i volontari e i tanti cittadini che l’hanno incontrato nei momenti più difficili della vita. Roberto era molto più che un semplice autista o soccorritore: era una presenza discreta e costante, capace di ascoltare, rassicurare, agire in silenzio con efficienza e cuore.
In un messaggio pubblico, il Comitato lo ricorda così: “Era un pilastro della nostra associazione. Volontario dal lontano 1984, ha dedicato instancabilmente tutta la sua vita alla Croce Rossa, senza mai tirarsi indietro. La sua dedizione, il suo impegno e la sua generosità resteranno un esempio indelebile per tutti noi. Ci stringiamo con affetto attorno alla famiglia in questo momento di immensa tristezza”.
In servizio fino all’ultimo, Ferrero è stato uno di quei rari esempi di continuità tra generazioni: dai primi soccorsi in emergenza negli anni Ottanta fino alle più recenti attività sociali e sanitarie, sapeva sempre trovare il modo per essere utile, dentro e fuori l’ambulanza. Per i volontari più giovani, era una guida sicura, paziente e concreta, pronta a insegnare non solo la pratica ma anche i valori profondi della Croce Rossa.
Chi lo ha conosciuto lo descrive come un uomo umile, silenzioso e operoso, sempre in prima linea nei servizi alla cittadinanza, nei trasporti sanitari, nei presìdi di protezione civile. In tanti ricordano i suoi turni infiniti nei periodi più duri: dalla pandemia di Covid-19 ai disastri ambientali, dai servizi alle persone fragili alle raccolte solidali. Sempre presente, sempre affidabile.
Ma il suo impegno non si fermava all’azione. Roberto era anche memoria storica dell’associazione: sapeva raccontare le trasformazioni della Croce Rossa con rispetto e ironia, ricordava i nomi di tutti, sapeva motivare i nuovi arrivati come pochi altri. Un punto fermo anche quando tutto sembrava difficile. Il suo sorriso calmo e rassicurante era diventato un simbolo per chiunque avesse bisogno di aiuto.
La comunità di Gassino e Sciolze perde una delle sue figure più rappresentative, un uomo che ha fatto del servizio agli altri una ragione di vita. Il suo ricordo continuerà a vivere non solo nella memoria dei colleghi, ma anche nei valori che ha incarnato e trasmesso, con coerenza e umiltà. Le bandiere del Comitato saranno listate a lutto per onorarlo, e in molti si preparano a salutarlo con commozione e gratitudine.
I funerali saranno comunicati nei prossimi giorni. Intanto, in sede CRI, tanti volontari si sono già stretti in un abbraccio silenzioso, ricordando Roberto nei racconti, nelle foto, nei turni condivisi e negli insegnamenti lasciati.
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