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Cronaca

Torino: dehors presi d’assalto, bottiglie lanciate e minacce di morte

Due giorni di tensione e paura a Torino: aggressioni e minacce gettano un quartiere nel caos

Torino: dehors presi d’assalto

Torino: dehors presi d’assalto, bottiglie lanciate e minacce di morte

Due giorni di tensione, paura e violenza in pieno centro a Torino. È successo tra martedì 2 e mercoledì 3 luglio tra via Sant’Ottavio, via Santa Giulia e via Tarino, dove si sono susseguiti episodi di aggressione, minacce e lanci di bottiglie, con protagonisti almeno tre giovani di origine africana, già noti nella zona. Le volanti della polizia sono intervenute, ma al loro arrivo i responsabili si erano già dileguati. Per i residenti e i commercianti, però, si tratta di volti tutt’altro che sconosciuti: passano le giornate tra via Balbo e piazza Santa Giulia, e la loro presenza è ormai diventata motivo di allarme quotidiano.

Il primo episodio si è verificato nella giornata di martedì, all’interno del supermercato Conad di via Tarino, dove due giovani sono stati sorpresi a nascondere nello zaino dello spray antizanzare. Quando i commessi li hanno bloccati e costretti a lasciare la refurtiva, la situazione è degenerata in minacce e spintoni. Uno dei titolari, Giovanni Sorrentino, ha raccontato che scene simili accadono sempre più spesso, e che molti di questi individui sono coinvolti nello spaccio che ruota attorno a piazza Santa Giulia. Secondo quanto riferito, quando si cerca di allontanarli, alcuni di loro reagiscono con frasi intimidatorie come “sono già stato in galera, non ho paura di nessuno”, lasciando i commercianti con un senso di impotenza crescente.

Il giorno seguente, mercoledì, la situazione è ulteriormente degenerata. Uno dei due giovani coinvolti nell’episodio del supermercato ha incrociato una delle commesse seduta in un dehors poco distante, e l’ha minacciata di morte, rovesciandole addosso una bottiglietta d’acqua. La donna ha sporto denuncia, pur sapendo che, con ogni probabilità, il gesto non avrebbe portato a conseguenze concrete. Ha espresso preoccupazione per la propria incolumità, sottolineando che l’aggressore è a conoscenza del suo luogo di lavoro e potrebbe ripresentarsi.

Anche la Pasticceria Primavera di via Sant’Ottavio è stata presa di mira. Intorno alle 12.30 di mercoledì, lo stesso giovane si è avvicinato al dehors del locale, aggredendo verbalmente tre ragazze con urla e insulti. Un passante ha cercato di intervenire per difenderle, ma è stato a sua volta minacciato. L’aggressore gli avrebbe urlato frasi del tipo “Adesso te la faccio pagare”.

Non è finita lì. Poco dopo è tornato con altri due complici, sempre di origine straniera, e ha iniziato a lanciare bottiglie e a sollevare i tavolini, seminando il panico tra i clienti del locale. Alcuni avventori sono scappati di corsa, mentre altri hanno tentato di contattare le forze dell’ordine. Nel frattempo, i commercianti hanno reagito cacciando fisicamente i tre, rischiando lo scontro fisico. Fabrizio Andolina, proprietario della pasticceria, ha riferito tutto alla polizia e ha descritto la scena come un’escalation senza precedenti, sottolineando che da quando lavora lì – dal 1989 – non aveva mai vissuto nulla di simile.

Andolina ha aggiunto che in passato quei soggetti si limitavano a stare per conto loro, ma che ora le cose sono cambiate. Ha chiesto più controlli e più presenza delle forze dell’ordine, perché non è normale dover subire aggressioni di questo tipo. Il commerciante ha spiegato che l’aggressore li ha insultati pesantemente, accusandoli di razzismo e gridando "italiani di m…", mentre nessuno l’aveva provocato: era stato lui ad agire in modo violento, senza alcuna ragione apparente.

Il quartiere, un tempo animato da locali e convivialità, oggi sembra ostaggio della paura. I residenti dicono di sentirsi abbandonati e denunciano un progressivo deterioramento della sicurezza urbana. Gli episodi di questi giorni sono solo l’ultima manifestazione di un disagio che cova da tempo, e che ora è esploso in pieno giorno, davanti a tutti, senza più alcun limite.

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