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Cronaca

Investimento sui binari: treni bloccati e ritardi fino a un’ora dopo l’incidente

Investimento mortale sulla linea Firenze-Roma: traffico ferroviario in tilt e disagi per migliaia di viaggiatori in Italia centrale

Investimento sui binari

Investimento mortale sulla linea Firenze-Roma: traffico ferroviario in tilt e disagi per migliaia di viaggiatori in Italia centrale

Mattinata di caos sui binari dell’Italia centrale. La circolazione ferroviaria tra Firenze e Roma è andata in tilt a causa di un investimento mortale avvenuto poco dopo le 8:30 di mercoledì 3 luglio nei pressi della stazione di Arezzo. Secondo quanto riferito da Trenitalia, l’incidente ha costretto le autorità a sospendere completamente il traffico ferroviario sulla linea convenzionale per consentire i rilievi da parte dell’autorità giudiziaria e i primi accertamenti sulla dinamica dell’accaduto.

Dalle prime informazioni, non è ancora chiaro se si sia trattato di un gesto volontario, un incidente o una tragica fatalità. L’identità della persona investita non è stata ancora resa nota, né si conoscono con certezza le circostanze in cui è avvenuto l’impatto. Il punto esatto dell’investimento si troverebbe a poche centinaia di metri dalla stazione cittadina, in un tratto dove la sede ferroviaria è facilmente accessibile anche da aree urbane limitrofe. Le forze dell’ordine e il personale di RFI stanno cercando di ricostruire l'accaduto anche attraverso l'acquisizione delle immagini di videosorveglianza e le testimonianze di eventuali presenti.

Alle 9:20 la situazione è parzialmente rientrata, ma la circolazione è ripresa solo su un unico binario, con inevitabili rallentamenti e modifiche al servizio ferroviario. I treni Intercity e regionali registrano ritardi anche fino a 60 minuti, mentre per i convogli regionali sono state segnalate cancellazioni parziali e totali nonché limitazioni di percorso. Le ripercussioni sono state avvertite lungo tutta la dorsale toscana e umbra, coinvolgendo migliaia di pendolari, studenti, lavoratori e viaggiatori diretti a sud o a nord lungo l’asse centrale della penisola.

Incidente mortale sui binari

La stazione di Arezzo si è trasformata in un punto critico per tutta la rete regionale: binari affollati, informazioni frammentarie, code ai desk dell’assistenza clienti e tensioni tra i viaggiatori, in particolare per l’assenza di treni sostitutivi immediati e per le coincidenze saltate. Molti passeggeri sono rimasti bloccati sulle banchine per oltre un’ora, mentre altri sono stati invitati a cambiare itinerario o attendere i prossimi treni utili, che però viaggiano a rilento e con capienza ridotta.

I disagi più consistenti si registrano sulla linea Firenze-Arezzo-Chiusi, snodo fondamentale per i collegamenti tra nord e sud. Alcuni treni provenienti da Firenze sono stati fermati a Montevarchi o a Figline, mentre altri diretti a Roma hanno accumulato ritardi crescenti tra le stazioni intermedie.

RFI e Trenitalia hanno attivato le unità di crisi per la gestione dell’emergenza, mentre i tecnici stanno valutando i tempi necessari per ripristinare la piena operatività della linea, ancora ignoti nel momento in cui si scrive. Sul posto anche i sanitari del 118, che hanno potuto solo constatare il decesso della persona investita, e il personale del servizio di sicurezza ferroviaria, impegnato a garantire l’incolumità degli operatori e dei passeggeri durante le fasi di riattivazione del traffico.

Questo nuovo episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle stazioni e nei pressi dei binari, spesso troppo facilmente accessibili, specie nei centri urbani medi come Arezzo. Non è raro che i passaggi pedonali non custoditi o le aree verdi a ridosso dei binari diventino varchi non controllati, esponendo al rischio non solo chi attraversa pericolosamente i binari, ma anche i macchinisti e i passeggeri dei convogli in transito.

Nel frattempo, l’inchiesta è stata formalmente aperta dalla Procura di Arezzo, che dovrà fare chiarezza sull'identità della vittima e sulla dinamica dell’investimento. Le prossime ore saranno decisive per capire se si è trattato di un tragico incidente o di un gesto estremo.

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