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Cronaca
02 Luglio 2025 - 10:53
Molesta una madre con la bimba nel passeggino. Attimi di paura alla stazione di Cuneo
Un pomeriggio qualunque si è trasformato in un incubo per una giovane mamma con la sua bambina nel passeggino. È accaduto martedì 1° luglio, in prossimità della stazione ferroviaria di Cuneo, dove un uomo ha avvicinato la donna in modo molesto, costringendola a chiedere aiuto in preda al panico. Una scena inquietante, avvenuta in pieno giorno, in uno degli snodi più frequentati della città.
L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio, quando la donna, visibilmente agitata e impaurita, ha segnalato la presenza dell’uomo alla polizia locale. I dettagli non sono stati diffusi, ma l’intervento immediato di due pattuglie ha permesso di individuare e identificare l’uomo nel giro di pochi minuti. Secondo quanto riferito, non ci sarebbe stato contatto fisico, ma la condotta sarebbe stata sufficientemente insistente e minacciosa da costringere la donna ad allontanarsi e a chiedere protezione.
Gli agenti si sono subito occupati di mettere in sicurezza la madre e la sua bambina, garantendo loro un luogo protetto e rassicurandole. Una presenza discreta ma fondamentale in un momento che avrebbe potuto sfociare in qualcosa di ben più grave. Dopo aver identificato il presunto molestatore, gli operatori hanno anche fornito alla donna tutte le indicazioni necessarie per formalizzare una querela, nei tempi e modi previsti dalla legge.
L’uomo è stato allontanato dalla zona e la sua posizione resta ora al vaglio degli inquirenti. Non è chiaro se abbia precedenti o se sia già stato protagonista di altri episodi simili, ma quanto accaduto ha già riaperto il dibattito – anche sui social – sulla sicurezza nei pressi della stazione, un’area che, da tempo, viene segnalata dai cittadini come zona critica, specie nelle ore pomeridiane e serali.
A far discutere è anche la dinamica dell’episodio: un uomo che si avvicina a una donna sola con una bambina, che approfitta forse del momento di distrazione o della vulnerabilità della vittima, per mettere in atto un comportamento inopportuno e allarmante. Un’aggressione che non ha lasciato segni fisici, ma che ha inciso profondamente sul senso di sicurezza personale di chi l’ha subita.
Sempre più spesso, episodi come questo finiscono per non essere denunciati, o restano confinati tra le righe delle cronache minori. Ma il fatto che la donna abbia avuto il coraggio di chiedere aiuto e che la risposta delle forze dell’ordine sia stata rapida ed efficace, rappresenta un segnale positivo. E dimostra quanto sia importante intervenire subito, anche di fronte a quelle situazioni che potrebbero sembrare, in apparenza, “solo fastidiose”.
La stazione di Cuneo, come molte altre in Piemonte, resta un luogo da monitorare costantemente. Non solo per la criminalità organizzata o lo spaccio, ma anche per i tanti episodi di molestie, intimidazioni e violenze di genere che si consumano nel silenzio quotidiano.
Per la giovane madre protagonista di questa brutta vicenda, la giornata è finita con un sospiro di sollievo. Ma la domanda resta: quante donne ogni giorno devono sopportare situazioni simili senza che nessuno intervenga?
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