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Cronaca
01 Luglio 2025 - 12:24
Strage di motociclisti nel Cuneese: morto il terzo motociclista in tre giorni (foto di repertorio)
Un altro incidente mortale sulle strade del Cuneese. Questa mattina, martedì 1° luglio, un motociclista ha perso la vita a Cherasco, lungo la strada che porta a La Morra, all’altezza di un cantiere. L’impatto, avvenuto poco dopo le 11, ha coinvolto una moto e un’automobile. Inutili i soccorsi: sul posto è intervenuta un’ambulanza medicalizzata del 118, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
Con questo nuovo lutto, il bilancio delle vittime della strada nel Cuneese sale a diciotto dall’inizio del 2025, e la situazione assume contorni sempre più allarmanti. A destare ulteriore preoccupazione è il fatto che si tratta del terzo motociclista deceduto in tre giorni, un dato che riaccende l’attenzione sulla sicurezza di chi viaggia su due ruote, in un territorio dove traffico, strade insidiose e alta velocità rappresentano un rischio costante.
Nei giorni precedenti, erano morti Gilberto Calleri a Carrù, nella notte di domenica 29 giugno, e Claudio Prioglio a Ormea, nel pomeriggio di lunedì 30. Entrambi erano rimasti vittime di cadute autonome, senza coinvolgimento diretto di altri veicoli. Due tragedie diverse, ma accomunate da una dinamica frequente tra i centauri: la perdita di controllo del mezzo su strade extraurbane o montane.
Quello di Cherasco, invece, è un caso diverso: si è trattato di uno scontro con un’auto e, secondo le prime informazioni, l’incidente sarebbe avvenuto in prossimità di un cantiere stradale. Un dettaglio che potrebbe aver influito sulla visibilità o sulla manovrabilità del tratto, ma che sarà oggetto degli accertamenti da parte delle forze dell’ordine.
Il mese di giugno, appena concluso, si conferma il più drammatico del 2025 per quanto riguarda la viabilità nel Cuneese, con otto decessi registrati in trenta giorni. Un trend che, se non invertito, rischia di trasformare l’estate in un periodo ad altissimo rischio, soprattutto per chi si sposta in moto.
Nell’intera provincia di Cuneo, già nota per la complessità della sua rete stradale, spesso stretta, tortuosa e soggetta a lavori, la convivenza tra motociclisti, automobilisti e mezzi pesanti continua a essere problematicamente fragile. In molti tratti, la segnaletica è scarsa, i cantieri poco segnalati e il manto stradale compromesso, tutti elementi che possono rivelarsi fatali quando combinati all’alta velocità o a una minima distrazione.
Mentre proseguono le indagini sull’incidente di oggi, cresce il numero delle famiglie colpite da un lutto improvviso, e si rafforza l’urgenza di interventi concreti su prevenzione, manutenzione e controlli. Perché se tre motociclisti perdono la vita in meno di 72 ore, non si può parlare solo di fatalità. Serve una risposta sistemica, prima che il numero delle croci sulle strade continui a salire.
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