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30 Giugno 2025 - 12:21
Piemonte, serviva alcol a minori sotto i 16 anni: titolare denunciato dai Carabinieri
Nel silenzio delle campagne tortonesi, la notte si colora di eccessi pericolosi. Stupefacenti, alcolici e somministrazioni irregolari a giovanissimi sono solo alcuni degli elementi che hanno spinto i Carabinieri della Compagnia di Tortona a intensificare i controlli sul territorio. Durante l’ultimo weekend di giugno, il personale del NORM e delle Stazioni dipendenti ha dato vita a una vasta operazione di vigilanza contro la movida “illegale”, passando al setaccio locali, strade e parcheggi nei comuni del circondario.
Il caso più grave è stato registrato a Villaromagnano, dove il titolare di un esercizio pubblico è stato denunciato per non aver vigilato sull’operato dei propri dipendenti. Questi ultimi, secondo quanto emerso, avrebbero somministrato bevande alcoliche a minori di 16 anni, in chiara violazione della normativa vigente. L’intervento dei carabinieri ha scongiurato potenziali conseguenze più gravi, ma l’episodio riapre con forza il dibattito sulla diffusione del consumo precoce di alcol tra i giovanissimi.
Secondo i dati più recenti del Ministero della Salute, in Italia il 22% degli adolescenti tra i 14 e i 17 anni consuma alcol in modo rischioso, con un picco di binge drinking – cioè l’assunzione di cinque o più unità alcoliche in un’unica occasione – che riguarda il 17% dei ragazzi di questa fascia d’età. Il Rapporto ISTAT 2023 sottolinea inoltre che oltre il 30% dei minorenni ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’ultimo mese, nonostante i divieti di legge.
Una tendenza preoccupante, aggravata dalla facile accessibilità agli alcolici in contesti come bar, locali notturni, sagre o feste private. E mentre le norme italiane vietano la vendita e la somministrazione di alcolici ai minori di 18 anni, per i minori di 16 anni il divieto è ancora più stringente e comporta sanzioni penali per chi trasgredisce.
Nel caso di Villaromagnano, il titolare del locale è stato denunciato ai sensi dell’articolo 689 del Codice Penale, che punisce chi somministra bevande alcoliche a persone non ancora sedicenni o consente che ciò avvenga all’interno del proprio esercizio. La pena prevista può includere l’arresto fino a un anno o l’ammenda fino a 1.032 euro, a seconda della gravità del fatto e delle conseguenze accertate.
Ma non è stato l’unico episodio della notte. Durante i controlli sono stati fermati numerosi veicoli, con perquisizioni personali e su auto che hanno portato al sequestro di modiche quantità di stupefacenti, in particolare hashish e marijuana. Alcuni giovani sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori abituali, mentre proseguono le indagini per verificare eventuali episodi di spaccio.
La compagnia dei carabinieri di Tortona ha annunciato che le operazioni proseguiranno nelle prossime settimane, con particolare attenzione ai luoghi della “movida” giovanile nei comuni di Viguzzolo, Pontecurone, Sarezzano e San Sebastiano Curone, spesso teatro di ritrovi notturni non autorizzati e privi di vigilanza.
Il comandante della Compagnia ha ricordato come la prevenzione sia fondamentale, e ha lanciato un appello ai gestori dei locali: «Non si tratta solo di rispettare la legge, ma di proteggere i nostri ragazzi da comportamenti che possono compromettere la loro salute e sicurezza. Collaborare con le forze dell’ordine è un dovere civico».
Parallelamente, si rafforza anche l’impegno delle scuole e delle associazioni del territorio, che nei mesi scorsi hanno avviato progetti educativi e incontri nelle classi superiori per sensibilizzare i giovani sull’uso consapevole di alcol e droghe.
In un contesto nazionale in cui l’età del primo bicchiere si abbassa sempre di più, episodi come quello di Villaromagnano assumono un valore simbolico forte. Non è solo una denuncia, ma un monito a non abbassare la guardia, soprattutto davanti a un fenomeno che intreccia superficialità, ignoranza e talvolta incuria da parte degli adulti.
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