AGGIORNAMENTI
Cerca
28 Giugno 2025 - 18:02
Patrizia Dal Santo
Si chiama “Guida sicura: un’esperienza che lascia il segno”, e il segno, se tutto va come deve, sarà quello di una frenata ben fatta sull’asfalto, non quello di un’auto accartocciata o di un’ambulanza che arriva troppo tardi. È il nuovo progetto promosso dalla Città metropolitana di Torino con la collaborazione della Fondazione Salvatore Ambrosino in memoria di Donato Ambrosino, e ha un solo obiettivo: prevenire, educare, salvare vite. Perché gli incidenti stradali non sono numeri, ma drammi quotidiani. E perché spesso, a fare la differenza tra la tragedia e la salvezza, è una manciata di secondi, o un gesto appreso al momento giusto.
Ad Ivrea, il progetto prenderà forma il 21 luglio al Foro Boario. L’iniziativa è gratuita e dedicata ai giovani dai 18 ai 35 anni in possesso della patente, del foglio rosa o anche solo dell’autorizzazione alla guida accompagnata. Organizzato dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune, con il supporto della Città Metropolitana e la collaborazione della Fondazione SADA, il corso prevede due turni distinti, uno al mattino e uno al pomeriggio, con 15 partecipanti per ciascun gruppo, selezionati in base all’ordine di arrivo delle iscrizioni.
Ma al di là dei numeri, a colpire è la filosofia che anima questo progetto. L'assessora Patrizia Dal Santo non ha dubbi.
“Il nostro obiettivo - dice - è insegnare ai partecipanti a fronteggiare gli imprevisti sulla strada e a gestire le situazioni critiche nel modo più efficace. Prevenire un incidente significa salvare vite, non solo evitare una multa”.
Le sue parole non hanno il tono freddo dell’amministrazione, ma quello accorato di chi sa che ogni sforzo sulla sicurezza può fare la differenza. Perché non si tratta di una semplice giornata formativa, ma di un’esperienza che potrebbe – davvero – cambiare il modo in cui ci si siede dietro a un volante.
Il percorso sarà guidato da quattro istruttori professionisti, affiancati da due esperti della comunicazione, e prevede un’alternanza di momenti teorici e pratici: si rifletterà sulle cause principali dell’incidentalità, si affronteranno temi cruciali come l’abuso di alcol e droghe, l’uso del cellulare mentre si guida, le condizioni psicofisiche che influenzano i riflessi e il livello di attenzione. Ma soprattutto, si salirà a bordo: si affronteranno ostacoli imprevisti, si proverà la frenata d’emergenza, si simulerà la guida in condizioni meteo difficili. E ci sarà anche una sessione di primo soccorso, perché sapere come comportarsi nei primi minuti dopo un incidente può fare la differenza tra un epilogo tragico e una storia da raccontare.
Insomma, non è un corso qualunque. È un progetto con un’anima e è anche una prova di come le istituzioni possano e debbano collaborare con il Terzo settore, per costruire un futuro in cui educazione, prevenzione e solidarietà non restino solo parole nei programmi politici.
La strada, si sa, non perdona. Ma chi la affronta con rispetto, preparazione e consapevolezza ha molte più possibilità di arrivare in fondo. Vivo. E questo sì, è un segno che vale la pena lasciare.
Le iscrizioni sono aprono lunedì 30 giugno e potrai farlo a questo link.
Per informazioni, basta contattare l’ufficio Informagiovani del Comune di Ivrea ai numeri 0125 410326 o 331 6350863, oppure scrivere a infogiovani@comune.ivrea.to.it.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.