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Scippo in pieno giorno: Barriera di Milano è ormai fuori controllo

Ancora un furto in strada, mentre il Comune guarda solo al centro e alle passerelle internazionali

Scippo in pieno giorno a Torino: Barriera di Milano affonda nel degrado

Scippo in pieno giorno a Torino: Barriera di Milano affonda nel degrado (immagine di archivio)

Barriera di Milano torna a far parlare di sé per un nuovo, ennesimo, episodio di criminalità, accaduto venerdì 20 giugno, intorno alle 9:30 del mattino. A pagarne le spese una donna di circa 50 anni. Stava attraversando via Renato Martorelli quando è stata avvicinata da un uomo in bicicletta. In una frazione di secondo, lo sconosciuto le ha strappato di mano il cellulare ed è fuggito verso il parco Sempione, facendo perdere le proprie tracce tra gli alberi.

Sotto shock e visibilmente scossa, la vittima è stata assistita dal figlio, che ha immediatamente bloccato il telefono a distanza e ha sporto denuncia contro ignoti. Sul posto sono intervenute due pattuglie dei carabinieri che hanno raccolto le prime testimonianze. Il gesto, oltre al danno materiale, ha provocato un forte turbamento psicologico nella donna, costretta a confrontarsi con la violenza improvvisa e brutale del gesto.

Immagine di repertorio

Barriera dimenticata, Torino a due velocità: tra proclami e passerelle, la sicurezza è un miraggio nei quartieri che non fanno vetrina

In Barriera di Milano questa è la triste quotidianità. Nelle ultime settimane si sono verificati altri scippi e furti analoghi, sempre nelle ore diurne, in prossimità di fermate dei mezzi pubblici o all’ingresso dei parchi. Residenti e commercianti parlano di una tensione costante, fatta di piccoli reati e aggressioni verbali, che contribuisce a trasformare la vita quotidiana in un esercizio continuo di allerta e prudenza. Le forze dell’ordine, da parte loro, proseguono nei controlli e nelle indagini, ma l’impressione diffusa è che i colpi si susseguano con troppa frequenza e che la percezione di sicurezza sia sempre più compromessa.

Nel frattempo, mentre il centro di Torino si rifà il trucco con eventi internazionali, festival culturali e riflettori puntati su piazze e viali centrali, Barriera resta dimenticata. I riflettori, qui, non ci sono mai stati. Non è un quartiere turistico, non è un luogo da cartolina. È periferia vera, fatta di famiglie, di anziani, di studenti. È una zona dove l’emergenza non è l’immagine, ma la vita quotidiana. E su questa quotidianità il Comune di Torino continua a non intervenire con la forza necessaria. Troppi progetti teorici, troppe parole sulla riqualificazione, ma pochi agenti per strada, pochi presidi fissi, pochi risultati tangibili.

Chi vive in Barriera chiede solo una cosa: sicurezza concreta. Non iniziative simboliche, non eventi occasionali, ma azioni strutturate. Finché non ci sarà un cambio di passo, la distanza tra il centro scintillante e la periferia esasperata continuerà ad allargarsi. E ogni scippo, ogni furto, ogni minaccia sarà un altro tassello che racconta l’abbandono.

Lo Russo e Barriera di Milano Immagine di repertorio

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