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Cronaca

Terrore a Torino: uomo col machete semina il panico in Barriera di Milano. "Il quartiere è fuori controllo"

Un giovane magrebino minaccia un commerciante e fugge prima dell'arrivo della polizia. La denuncia di una consigliera

Terrore a Torino: uomo armato di machete semina il panico in Barriera di Milano

Terrore a Torino: uomo armato di machete semina il panico in Barriera di Milano (immagine di archivio)

Attimi di terrore oggi pomeriggio nel quartiere Barriera di Milano, tra via Sesia e corso Palermo, dove intorno alle 14 un uomo, verosimilmente di origine nordafricana, ha fatto irruzione armato di machete all’interno di un’attività commerciale. Il commerciante, visibilmente scosso, è stato minacciato senza apparente motivo. Solo il rapido intervento delle volanti della Polizia di Stato, giunte tempestivamente sul posto, ha evitato il peggio.

L’aggressore si è dato alla fuga e al momento è ricercato. Gli agenti hanno raccolto la testimonianza della vittima e stanno battendo la zona per rintracciare il soggetto. Non è il primo episodio di questo tipo che si verifica nella stessa area: la presenza di soggetti armati e pericolosi sembra ormai una costante in un quartiere che molti residenti descrivono come “fuori controllo”.

Tra le prime a denunciare pubblicamente quanto accaduto è stata Verangela Vera Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia nella Circoscrizione 6 di Torino, da anni impegnata in una battaglia senza sconti contro degrado, microcriminalità e illegalità diffusa nei quartieri nord della città.

Esprimo massima solidarietà al commerciante coinvolto” – ha scritto su Facebook – “che purtroppo oggi si è trovato di fronte uno dei tanti individui stranieri che da tempo stanno terrorizzando la città torinese”. Marino non usa mezzi termini nel suo commento, parlando di “ghetti dove vige l’illegalità più assoluta” e puntando il dito contro chi, secondo lei, “pensa solo a concedere la cittadinanza a chiunque, mentre noi cerchiamo di liberarci di questa gentaglia”.

La sua denuncia non è solo politica ma anche sociale. Da tempo Marino documenta personalmente situazioni di degrado estremo nella zona: baracche, bivacchi, spaccio, occupazioni abusive, incendi improvvisati e aggressioni. In passato è stata anche oggetto di aggressioni fisiche durante i suoi sopralluoghi. A gennaio 2024 fu colpita da due individui mentre segnalava spaccio nel parco di via Cigna. Più recentemente ha ricevuto minacce nel corso di una protesta contro i campi rom abusivi.

Nel suo post odierno, Marino si augura che l’autore dell’aggressione venga presto individuato e assicurato alla giustizia, “sperando che il giorno dopo non venga rimesso in libertà come nulla fosse successo”. Un messaggio diretto, polemico e senza filtri, che denuncia un sentimento diffuso di insoddisfazione verso l’efficacia delle risposte istituzionali.

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Immagine condivisa da Verangela Marino

Sempre mille grazie alle nostre forze dell’ordine, senza le quali i nostri quartieri sarebbero totalmente allo sbando” – conclude Marino, accompagnando il suo messaggio con una serie di emoji della polizia.

L’episodio riapre, ancora una volta, il dibattito sulla sicurezza urbana a Torino. In particolare nei quartieri più popolari come Barriera di Milano, dove i cittadini lamentano una sensazione costante di abbandono e pericolo. Le denunce dei residenti e le segnalazioni di chi, come Marino, vive quotidianamente il territorio, sembrano non bastare più. La richiesta è sempre la stessa: presenza costante delle forze dell’ordine, controlli serrati, espulsioni rapide per chi delinque.

In attesa che l’uomo armato venga identificato e arrestato, resta la paura. E il timore, fondato, che presto possa accadere di nuovo.

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