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Cronaca
20 Giugno 2025 - 10:53
Caos a Stupinigi e tragedia a Beinasco: un morto e traffico in tilt (foto archivio)
Venerdì 20 giugno si è aperto con due gravi incidenti stradali che hanno sconvolto la mattinata torinese, lasciando sul terreno una vittima e generando ore di caos e disagi. Una giornata nera per la viabilità e per la sicurezza urbana, che riaccende un tema troppo spesso trascurato: quello delle condizioni critiche del traffico metropolitano e della prevenzione degli incidenti.
Il primo episodio è avvenuto intorno alle 9.30 sulla tangenziale sud, in prossimità dello svincolo per Stupinigi di Nichelino. Tre automobili si sono scontrate in corsia di sorpasso, bloccando completamente la circolazione in direzione sud. L’urto, particolarmente violento, ha coinvolto più mezzi e costretto gli automobilisti a restare fermi per oltre un’ora. Le cause dello scontro non sono ancora state chiarite, ma i rilievi effettuati dalla Polizia stradale indicano la possibilità di una manovra azzardata o di un tamponamento a catena. Sul posto sono intervenuti anche i mezzi di soccorso, che hanno prestato assistenza ai feriti, nessuno dei quali in pericolo di vita. Le operazioni di sgombero dei veicoli incidentati hanno richiesto tempo, contribuendo a un congestionamento prolungato su una delle arterie più trafficate dell’area metropolitana.
Ma il bilancio più grave arriva da Borgo Melano di Beinasco, dove poche ore dopo si è verificato un incidente mortale. Un’auto e uno scooter si sono scontrati all’altezza di un incrocio già noto per la sua pericolosità. A perdere la vita è stato Guido Eliantonio, giovane residente a Orbassano, che stava percorrendo quella strada in sella al suo mezzo a due ruote. L’impatto non gli ha lasciato scampo: è morto sul colpo, prima ancora che arrivassero i soccorsi. Le dinamiche sono ora al vaglio delle forze dell’ordine, che dovranno accertare se l’automobilista abbia violato la precedenza, se ci sia stata una disattenzione reciproca, o se siano intervenuti fattori strutturali, come la scarsa visibilità o segnaletica carente.
La notizia ha scosso profondamente la comunità di Orbassano, dove Guido era conosciuto e stimato. Giovane, attivo, benvoluto, lascia un vuoto difficile da colmare. Un dolore collettivo che si somma all’inquietudine crescente per la sicurezza dei motociclisti e dei ciclisti, spesso esposti in prima linea nelle strade urbane.
Due incidenti, distanti pochi chilometri e poche ore, ma ugualmente simbolici di una situazione che continua a peggiorare. Strade congestionate, intersezioni pericolose, comportamenti imprudenti, ma anche ritardi nella manutenzione e assenza di interventi mirati stanno trasformando ogni tratto urbano in un potenziale scenario di tragedia.
Le istituzioni locali sono chiamate a una risposta rapida e concreta. La sola raccolta dei dati e la retorica della prevenzione non bastano più. Servono migliorie infrastrutturali immediate, campagne di sensibilizzazione efficaci, controlli più frequenti e, soprattutto, una strategia chiara e condivisa che metta al centro la vita delle persone. Ogni giorno che passa senza agire è un giorno in cui si rischia un altro nome da scrivere sulle cronache.
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