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Cronaca

Fiamme al Trincerone: un incendio riaccende l’allarme degrado nella periferia nord di Torino

Devastato un accampamento di senzatetto, si indaga sull’origine del rogo. La Circoscrizione 6 chiede un intervento immediato contro l’illegalità e il degrado cronico

Incendio al Trincerone

Fiamme al Trincerone: un incendio riaccende l’allarme degrado nella periferia nord di Torino

Nella serata di lunedì 16 giugno 2025, un incendio improvviso ha colpito l’area del Trincerone, nella Circoscrizione 6 di Torino, devastando un accampamento di fortuna occupato da due persone senza fissa dimora. Le fiamme, visibili a centinaia di metri, hanno minacciato di propagarsi alla vegetazione circostante e ad alcune auto parcheggiate nelle vicinanze, generando momenti di forte tensione tra i residenti della zona. Solo l’intervento pronto e risolutivo dei vigili del fuoco ha evitato che l’episodio si trasformasse in tragedia. Fortunatamente, le due persone che frequentavano stabilmente l’area sono rimaste illese.

Ma quello accaduto non è solo un incendio isolato, bensì l’ennesimo episodio che mette in luce le condizioni di abbandono e insicurezza in cui versa il Trincerone. La zona, da anni, è segnalata da cittadini e comitati come un punto critico del quadrante nord-est della città. Un luogo dove degrado, insediamenti abusivi e mancanza di sorveglianza si intrecciano in un equilibrio precario e pericoloso, rotto nella notte da un fuoco che ha fatto temere il peggio.

Le autorità hanno aperto un’indagine per chiarire l’origine del rogo. Al momento, non si esclude l’ipotesi dolosa. Sul posto sono stati effettuati rilievi da parte dei carabinieri e degli agenti della polizia municipale, che stanno raccogliendo testimonianze e visionando eventuali immagini di videosorveglianza nella zona.

Intanto, sul fronte politico e istituzionale, le reazioni non si sono fatte attendere. Valerio Lomanto, presidente della Circoscrizione 6, ha espresso un giudizio netto: «L’incendio di questa notte è inaccettabile. Chiediamo alle istituzioni competenti una presa di posizione chiara. Non si può accettare l’illegalità. Serve un segnale forte e definitivo». Una posizione che fotografa una frustrazione crescente, alimentata da anni di segnalazioni inascoltate.

Dello stesso tono anche le parole di Giulia Zaccaro, coordinatrice all’ambiente della Circoscrizione: «È frustrante sapere che bisogna sempre attendere la catastrofe affinché si intervenga. Ci siamo stufati, i cittadini ed anche noi vogliamo risposte!». Un appello che suona come un ultimatum alle istituzioni cittadine e metropolitane, accusate di inerzia e mancanza di visione.

Il Trincerone, un tempo corridoio ferroviario dismesso, è da anni terra di nessuno. Nonostante le promesse di riqualificazione, gli interventi concreti sono rimasti sporadici e frammentari, incapaci di risolvere alla radice una situazione che mescola marginalità sociale, abusivismo e insicurezza. Gli accampamenti dei clochard, in assenza di alternative dignitose, continuano a nascere e a moltiplicarsi, trasformando l’area in una bomba sociale e urbanistica.

L’incendio di lunedì non ha causato vittime. Ma è stato un campanello d’allarme inequivocabile, l’ennesimo, che richiama con forza la necessità di un intervento risolutivo. Non bastano più le parole, le denunce, le conferenze stampa. I cittadini chiedono azioni strutturali: presidi costanti, piani di reinserimento sociale, riqualificazione urbanistica e una vera assunzione di responsabilità politica.

A Torino, il tema del degrado nelle zone marginali non è nuovo. Ma il caso del Trincerone lo pone con un’urgenza nuova. Perché finché si continua ad aspettare, le fiamme potrebbero tornare. E la prossima volta, potrebbe non bastare la fortuna.

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