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Cronaca
17 Giugno 2025 - 15:43
Piemonte, rapina a mano armata alle Poste: è caccia ai due fuggitivi
Candelo si è svegliata sotto shock. Erano le 8.30 del mattino, l’ufficio postale aveva appena alzato le saracinesche, quando due uomini armati e a volto coperto hanno fatto irruzione nei locali di via Mazzini. Uno di loro brandiva una pistola e non ha esitato a esplodere un colpo, probabilmente a scopo intimidatorio, mentre i presenti venivano minacciati e costretti a collaborare. Nessuno è rimasto ferito, ma la tensione – secondo i testimoni – è stata altissima.
In pochi minuti, i rapinatori si sono fatti consegnare il denaro custodito nella cassa, la cui entità non è ancora stata resa nota. Poi si sono dileguati a bordo di un’automobile rubata poco prima nella zona, segno che il colpo potrebbe essere stato preparato nei dettagli. Il tutto si è svolto in una finestra temporale estremamente stretta, segno di una dinamica ben studiata, forse con un sopralluogo nei giorni precedenti.
L’intervento delle forze dell’ordine è stato immediato: carabinieri e polizia hanno attivato il piano anti-rapina, bloccando le principali vie di fuga e istituendo posti di controllo a tappeto nei comuni limitrofi. Gli investigatori stanno ora passando al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero aver ripreso l’auto in fuga e fornire elementi decisivi per risalire ai responsabili.
Nel frattempo, i dipendenti dell’ufficio postale, ancora sotto shock ma tutti illesi, sono stati ascoltati dagli inquirenti insieme ad alcuni utenti presenti durante l’assalto. Le testimonianze raccolte potrebbero aiutare a chiarire l’accento dei rapinatori, le parole usate, eventuali dettagli fisici non coperti. Poste Italiane ha attivato le procedure di emergenza previste in questi casi, offrendo anche supporto psicologico al personale coinvolto.
L’intera struttura è rimasta chiusa per tutta la mattinata per consentire alla scientifica di effettuare i rilievi. A coordinare l’indagine è la Procura di Biella, che ha aperto un fascicolo per rapina aggravata e uso di arma da fuoco. Gli inquirenti ipotizzano una regia ben definita, forse già attiva su altri territori. L’uso di un’auto rubata e l’orario scelto per l’irruzione – appena dopo l’apertura, con l’incasso ancora intatto – fanno pensare a una mente criminale esperta.
Ora le speranze sono tutte affidate a tracce lasciate durante la fuga, a qualche errore commesso sotto la pressione del colpo e, soprattutto, alle immagini delle telecamere. La provincia di Biella non è nuova a rapine negli uffici postali, ma l’episodio di oggi a Candelo ha riportato prepotentemente alla ribalta la questione della sicurezza nei presìdi pubblici, spesso presi di mira per la loro esposizione e vulnerabilità.
La comunità è sgomenta, ma resta l’amarezza per l’ennesimo assalto in pieno giorno, in un paese dove la criminalità organizzata continua a fiutare il minimo spiraglio. E stavolta ha colpito duro.
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