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Cronaca

Torino, dramma familiare: settantenne aggredisce la moglie e minaccia il suicidio

Intervento tempestivo delle forze dell'ordine evita tragedia in un appartamento di Torino, coinvolto un uomo con problemi psichiatrici

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Torino, dramma familiare: settantenne aggredisce la moglie e minaccia il suicidio

All’incrocio tra corso Unione Sovietica e via Passo Buole, a Torino, un uomo di circa settanta anni, affetto da disturbi psichiatrici, ha aggredito la moglie all’interno del loro appartamento al quinto piano. L’allarme è scattato poco dopo le 20:00 del 9 giugno, quando una chiamata al numero d’emergenza ha mobilitato vigili del fuoco, polizia e sanitari del 118.

Una volta arrivati sul posto, gli operatori hanno trovato la donna ferita, ma cosciente. È stata trasportata in ospedale, dove è tuttora ricoverata in condizioni fortunatamente non gravi. L’uomo, in stato di forte agitazione, minacciava di togliersi la vita. È servita tutta la professionalità e l’umanità degli agenti per evitare che compisse quel gesto. Dopo una lunga trattativa, è stato convinto a desistere. Anche lui è stato accompagnato all’ospedale Molinette, dove si trova in cura.

La dinamica dell’episodio, pur nella sua drammaticità, è diventata tristemente familiare. Appena pochi giorni fa, a Grugliasco, un uomo con problemi mentali ha ucciso la moglie, gettando nello sconforto un’intera comunità. E se lì si è consumato un femminicidio, stavolta il tempestivo intervento ha evitato che la violenza si trasformasse in tragedia irreparabile. Ma il campanello d’allarme suona con forza.

I soccorsi sono arrivati immediatamente sul posto

Non si può continuare a trattare questi eventi come semplici “casi isolati”. Dietro ognuno c’è una sofferenza psichica ignorata, un disagio non preso in carico, un sistema che spesso arriva troppo tardi. Le statistiche dicono che i disturbi mentali non curati rappresentano una delle cause principali di episodi di violenza domestica. Eppure le risorse dedicate alla salute mentale, specie tra gli anziani, restano insufficienti.

È fondamentale sapere che aiuto e ascolto esistono. In situazioni d’emergenza, il 112 è sempre attivo. Per chi vive un disagio o teme per la sicurezza di una persona cara, ci sono servizi di supporto come Telefono Amico (02 2327 2327, ogni giorno dalle 10 alle 24 e anche via WhatsApp al 345 036 1628, dalle 18 alle 21) e Samaritans Onlus (06 77208977, ogni giorno dalle 13 alle 22). Parlare, chiedere aiuto, segnalare: questi sono gesti che possono salvare una vita.

Torino, da sempre città solidale e attenta al sociale, deve fare un passo in più. Le istituzioni locali, i servizi socio-sanitari, le associazioni e i cittadini hanno il compito di collaborare, creare reti di intervento rapido, offrire ascolto e strumenti a chi vive in silenzio l’angoscia della malattia mentale e della violenza in casa.

Perché nessuna persona fragile venga lasciata sola. E perché nessuna donna debba temere di essere ferita, o peggio, nella sua stessa casa.

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