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Cronaca

Operaio ferito in A4, incidente grave in un cantiere a Rondissone

Traffico paralizzato e polemiche sulla sicurezza stradale: cosa è successo davvero

Operaio ferito in A4

Operaio ferito in A4, incidente grave in un cantiere a Rondissone

Un nuovo incidente sul lavoro getta un’ombra pesante sulla sicurezza nei cantieri stradali. È accaduto oggi, lunedì 9 giugno 2025, sull’autostrada A4 Torino-Milano, nel tratto compreso tra Rondissone e Borgo d’Ale, subito dopo il ponte sulla Dora Baltea. Un operaio è rimasto gravemente ferito mentre stava lavorando sul margine della carreggiata, in un punto già segnalato per lavori in corso. Le sue condizioni sono state definite serie dai soccorritori, che sono intervenuti con la massima urgenza.

L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata, durante un turno operativo di manutenzione che coinvolgeva più squadre. La dinamica è ancora in fase di ricostruzione, ma da quanto trapela dalle prime rilevazioni della Polizia Stradale, l’operaio sarebbe stato colpito da un mezzo in transito o da una movimentazione imprevista all’interno del cantiere stesso. Nessuna conferma ufficiale, ma i rilievi sono ancora in corso. Sul posto sono accorsi i mezzi del 118 da Chivasso, insieme a un elisoccorso, che ha atterrato in un campo adiacente all’autostrada per prestare le prime cure e predisporre il trasporto urgente verso una struttura ospedaliera.

La prontezza dei soccorsi ha evitato il peggio. Il ferito è stato stabilizzato e trasferito in codice rosso all’ospedale Cto di Torino, dove ora si trova in prognosi riservata. Le sue condizioni restano critiche, ma stabili. I colleghi, presenti al momento dell’incidente, sono stati ascoltati dalla polizia per chiarire le fasi immediatamente precedenti l’impatto. Al vaglio ci sono anche le misure di sicurezza adottate nel cantiere, dalla segnaletica al posizionamento dei veicoli di servizio.

Nel frattempo, il tratto autostradale interessato si è bloccato completamente. La presenza dei mezzi di emergenza ha comportato la chiusura di più corsie, con oltre un chilometro di coda già alle 11.00. La Satap, società che gestisce quel tratto della A4, ha consigliato agli automobilisti diretti a Milano di uscire a Rondissone, per evitare ulteriori rallentamenti. Una decisione necessaria per consentire le operazioni in sicurezza, ma che ha inevitabilmente congestionato anche la viabilità secondaria della zona.

Questo episodio riporta con forza al centro del dibattito la questione della sicurezza nei cantieri stradali, troppo spesso sottovalutata. Gli incidenti sul lavoro continuano a rappresentare una delle principali emergenze italiane, soprattutto nei settori dell’edilizia, delle manutenzioni e delle grandi opere. Lavorare sull’asfalto, a pochi metri da mezzi che sfrecciano a 130 km/h, non può mai essere considerato un’attività priva di rischi. Serve un protocollo rigido, serve formazione, servono mezzi di protezione, serve soprattutto una cultura della sicurezza che vada oltre le certificazioni sulla carta.

Nel caso di Rondissone, sarà determinante accertare se tutte le misure preventive fossero in atto. Era ben segnalato il cantiere? Erano presenti barriere fisiche? Il personale era dotato dei dispositivi di protezione individuale adeguati? Le corsie erano state chiuse secondo le norme? Interrogativi a cui dovranno rispondere non solo gli organi inquirenti, ma anche la società appaltatrice e gli enti di controllo.

Secondo fonti vicine al cantiere, i lavori in corso non erano considerati particolarmente critici, ma avvenivano in un punto già noto per la pericolosità logistica, a ridosso di una curva e di un ponte. Una posizione che rende ancora più stringente l’obbligo di misure straordinarie di prevenzione.

L’episodio ha suscitato reazioni anche sul piano politico. Alcuni sindacati del comparto infrastrutturale hanno già annunciato la volontà di chiedere una verifica immediata dei cantieri attivi sulla rete piemontese, alla luce del crescente numero di episodi che coinvolgono lavoratori feriti o uccisi sul lavoro. Non possiamo continuare a contare i feriti ogni settimana, commenta un rappresentante della Fillea Cgil Piemonte.Ogni incidente come questo è la prova che la sicurezza non è ancora una priorità reale”.

A Rondissone, intanto, si cerca di tornare lentamente alla normalità. Ma lo choc resta. Un altro operaio ferito, un altro cantiere bloccato, un’altra autostrada paralizzata. E una domanda che torna sempre uguale: è davvero inevitabile tutto questo?

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