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Cronaca

Maxi blitz contro i furti in casa: sequestrati denaro, armi e refurtiva

Operazione imponente dei carabinieri coordinata dalla Procura di Asti. Coinvolti 150 militari e unità cinofile: sgominata una rete che colpiva le abitazioni con metodo e ferocia

Maxi blitz contro i furti

Maxi blitz contro i furti in casa: sequestrati denaro, armi e refurtiva

Una mattina di fuoco in tre province del Nord Italia. Con un’operazione ad alto impatto, i carabinieri del comando provinciale di Cuneo hanno stretto il cerchio attorno a una rete di presunti ladri seriali: tredici le misure cautelari eseguite tra Cuneo, Asti e Verona, tutte su mandato della Procura della Repubblica di Asti. Gli indagati sono accusati di furto aggravato in abitazione in concorso, e i militari li ritengono parte di un sodalizio dedito a colpire con sistematicità e freddezza. A casa loro, nel corso delle perquisizioni, sono stati recuperati denaro contante, oggetti rubati e perfino armi.

A dare man forte all’operazione sono arrivate anche le unità cinofile dell’Arma da Volpiano, specializzate in supporto tattico e nella ricerca di esplosivi e droga. I numeri parlano chiaro: circa 150 carabinieri impiegati contemporaneamente, in un’azione sincronizzata che ha coinvolto tre regioni e una decina di località. Secondo fonti investigative, il gruppo agiva con precisione: gli obiettivi erano abitazioni isolate o momentaneamente incustodite, scelte dopo brevi sopralluoghi. Una volta dentro, nessuna esitazione: via contanti, gioielli, orologi e spesso anche armi da collezione, che poi finivano nel circuito del mercato nero.

Furto aggravato in appartamento

Il blitz, scattato alle prime luci del 4 giugno, è stato il frutto di mesi di indagini serrate, partite da una serie di furti avvenuti tra il 2023 e il 2024 in zone rurali del Cuneese e dell’Astigiano. Le segnalazioni dei cittadini, incrociate con immagini di videosorveglianza e tabulati telefonici, hanno consentito ai carabinieri di ricostruire la rete di contatti e movimenti sospetti. I tredici fermati sono ora in attesa dell’udienza di convalida e, secondo gli inquirenti, avrebbero ruoli diversi all’interno dell’organizzazione: c’è chi faceva da palo, chi entrava nelle case, chi si occupava della logistica e della successiva “ripulitura” della refurtiva.

Per ora i dettagli completi dell’operazione sono riservati, ma nel corso della giornata è attesa una conferenza stampa della Procura di Asti che illustrerà le dinamiche precise e i collegamenti tra i soggetti coinvolti. Quel che è certo è che si tratta di uno dei colpi più importanti inferti al fenomeno dei furti in abitazione nel Nord-Ovest italiano negli ultimi anni. Un fenomeno che alimenta insicurezza, esaspera i cittadini e si nutre del vuoto lasciato dall’isolamento di molte aree rurali.

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