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Cronaca

Lite tra vicini a Leini finisce a colpi di mazza da baseball

Un litigio tra vicini degenera in violenza: due feriti e un arresto a Leini

Lite tra vicini a Leini

Lite tra vicini a Leini: violenza e arresto scuotono la comunità

Non servono clan né gang per scatenare violenza estrema. A volte basta una recinzione contesa, una parola di troppo, una tensione che cova da anni e che esplode in pochi istanti. È successo a Leini, intorno alle 18.30 di un tranquillo pomeriggio qualunque, a pochi metri dall’ex statale 460 del Gran Paradiso. Lì, in una via residenziale, una lite tra vicini di casa si è trasformata in un’aggressione a sangue freddo, culminata con l’arresto di un commerciante di 45 anni e il ricovero di due anziani coniugi al pronto soccorso di Ciriè.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Leini, la scena è precipitata in pochi secondi: l’uomo, già noto in zona per atteggiamenti litigiosi, avrebbe minacciato una vicina 62enne, l’avrebbe spintonata con violenza e le avrebbe strappato il cellulare di mano nel tentativo di impedirle di contattare i soccorsi. A quel punto, il marito della donna — 69 anni, pensionato — ha provato a intervenire, ma si è trovato di fronte un’escalation che nessuno si aspettava. Il commerciante è rientrato in casa e ne è uscito con una mazza da baseball, con cui ha colpito l’uomo più volte, prima di barricarsi nella propria abitazione.

A evitare il peggio è stato il rapido intervento dei carabinieri, contattati nel frattempo da un altro vicino che ha assistito alla scena. I militari hanno fatto irruzione nell’alloggio dell’aggressore, lo hanno arrestato e hanno recuperato il telefono rubato. Su disposizione della procura di Ivrea, il 45enne è stato portato direttamente in carcere. Dovrà rispondere di lesioni personali aggravate e rapina.

La coppia, sotto choc ma fuori pericolo, è stata trasportata all’ospedale di Ciriè dal 118 per accertamenti. Le ferite riportate dal pensionato non sono gravi, ma la paura resta. “Sembrava una bestia fuori controllo”, ha riferito una testimone che ha preferito restare anonima. E in effetti è proprio l’imprevedibilità dell’accaduto ad aver lasciato la comunità attonita. Un gesto spropositato, feroce, che conferma come le tensioni quotidiane, se ignorate, possono diventare mine pronte a esplodere.

Ora il paese si interroga. Quella via residenziale, fino a ieri sinonimo di tranquillità, oggi si porta dietro il trauma di una violenza domestica che ha sfondato i cancelli e i silenzi. I residenti chiedono attenzione, mediazione, ascolto. E Leini scopre di avere il fiato corto davanti a episodi che, da liti banali, diventano cronaca nera in pieno giorno.

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