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Cronaca

Ritrovato morto nel Po, era sparito da un mese: il DNA rivela una storia inquietante

Il cadavere affiorato lungo Po Machiavelli è stato identificato dopo settimane di indagini incrociate: era un minorenne sparito nel casertano

Ritrovato morto nel Po, era sparito da un mese

Ritrovato morto nel Po, era sparito da un mese: il DNA rivela una storia inquietante (foto di repertorio)

Nessun documento, nessun segno di violenza apparente, solo un corpo senza nome trascinato dalla corrente del fiume Po. È stato ritrovato così, il 19 febbraio 2025, all’altezza di via Riccardo Sineo, lungo Po Machiavelli, il cadavere di un ragazzo che per giorni è rimasto un mistero avvolto nell’acqua e nel silenzio. E solo grazie a un’indagine ostinata, paziente e incrociata della Polizia Scientifica di Piemonte e Valle d’Aosta si è potuto dare un nome e una storia a quel corpo.

Tutto ha inizio alle 11.30 di quel giorno, quando la Squadra sopralluoghi riceve la segnalazione. Il cadavere non ha segni evidenti di traumi, nessun documento addosso. Le impronte papillari vengono subito rilevate e caricate nelle banche dati: nessun match. Lo stesso esito per i rilievi biologici. Una delle piste più fredde e frustranti.

Ma è a questo punto che entra in azione la Squadra Analisi Investigativa Scena del Crimine: tra le denunce di scomparsa degli ultimi mesi viene isolato un caso, uno solo, che comincia a combaciare con alcuni dettagli emersi in sede autoptica e rilanciati anche dagli organi di stampa. Si tratta di un minore scomparso in provincia di Caserta nel gennaio 2025.

La svolta arriva con il profilo genetico. Dalle tracce recuperate sul corpo si procede all’estrazione del DNA, confrontato poi con quello prelevato da oggetti personali del ragazzo e dai familiari. Il responso è chiaro: corrispondenza genetica praticamente certa.

Un lavoro lungo, silenzioso, tecnico, che ha richiesto la collaborazione tra forze dell’ordine, procura e specialisti forensi, e che oggi restituisce un nome a una vittima, una verità a una famiglia e una possibile pista su ciò che è accaduto. Rimane da chiarire come quel ragazzo sia finito nel fiume Po, a Torino, a oltre 800 chilometri da casa.

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