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cronaca
19 Maggio 2025 - 14:01
Carabinieri
Ha solo due anni, ma per qualche lunghissimo minuto ha camminato da sola nel centro di Ciriè, con una tuta rosa, i piedini scalzi e una piccola sedia di plastica tra le mani. Un’immagine disarmante e inquietante, che lunedì 19 maggio 2025 ha colpito chi si trovava a passare lungo via Vittorio Emanuele, nel comune torinese. Un episodio fortunatamente a lieto fine, che però riporta sotto i riflettori l’importanza della vigilanza, della solidarietà e della presenza attiva sul territorio.
A notare la scena, intorno alle 9 del mattino, sono stati alcuni passanti che non hanno esitato un solo istante: resisi conto che la bambina era sola, visibilmente confusa e potenzialmente in pericolo, hanno allertato il 112. Una chiamata decisiva che ha messo in moto la macchina dei soccorsi: nel giro di pochi minuti, sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Ciriè, che hanno preso in custodia la piccola e l’hanno portata in caserma.
Qui, è scattato il lavoro silenzioso ma prezioso delle forze dell’ordine: incroci di informazioni, contatti sul territorio, collaborazione con i cittadini. E poco dopo, il ricongiungimento con la famiglia. I genitori, sotto shock ma sollevati, hanno potuto riabbracciare la loro figlia sana e salva, dopo un momento di smarrimento che si è risolto nel migliore dei modi.
Secondo le prime ricostruzioni, la bambina sarebbe riuscita a sfuggire momentaneamente alla sorveglianza dei familiari, forse approfittando di un attimo di distrazione in casa. Avrebbe poi attraversato il portone e percorso alcuni metri da sola, ignara del rischio. La piccola sedia che portava con sé lascia pensare a un gesto istintivo, infantile, innocente. Ma proprio per questo ancora più pericoloso.
L’episodio, sebbene concluso senza conseguenze, ha colpito profondamente la comunità locale. Non solo per la paura scatenata da una bambina così piccola da sola in strada, ma per il valore concreto della solidarietà dimostrata da chi ha saputo intervenire con lucidità, mettendo al primo posto la sicurezza di una sconosciuta.
A Ciriè, quella mattina, è andata in scena una piccola lezione di cittadinanza attiva: gli occhi aperti dei cittadini, la prontezza dei carabinieri, la forza della collaborazione. Tutti elementi che, messi insieme, hanno trasformato un potenziale dramma in un momento di coesione e umanità.
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