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Cronaca
19 Maggio 2025 - 09:20
Rivarolo, brucia una discarica abusiva a due passi dalle case (foto archivio)
Non è la prima volta che in via Bicocca, a Rivarolo Canavese, compare una catasta di rifiuti ingombranti, ma ieri sera è successo il peggio. Intorno alle 21.15 di domenica 18 maggio, i residenti del quartiere hanno visto alzarsi fiamme e fumo nero da un terreno al margine della zona abitata. Una vera e propria discarica abusiva, dove da giorni si ammassavano carrelli della spesa rubati, divani, vecchi elettrodomestici e altri rifiuti voluminosi, ha preso improvvisamente fuoco.
L’allarme è scattato immediatamente, e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Rivarolo e Ivrea, supportati dai carabinieri che ora indagano sulle cause del rogo. Le operazioni di spegnimento sono durate circa mezz’ora e, grazie alla rapidità dei soccorsi, si è evitato che le fiamme raggiungessero le abitazioni vicine. Un dettaglio inquietante è emerso fin da subito: tra i detriti bruciati c’erano anche più carrelli della spesa, identici a quelli dei supermercati della zona. Non solo rifiuti abbandonati, ma materiale sottratto e accatastato in un punto senza controllo, a rischio.
Vigili del fuoco in azione
I carabinieri non escludono alcuna pista, ma la natura dolosa dell’incendio resta l’ipotesi principale. Un gesto deliberato, forse per “ripulire” in fretta la zona, forse per intimidire qualcuno, o più banalmente per noia. Ma il pericolo è stato reale, perché l’ammasso si trovava a pochi metri dalle case, in un contesto dove basterebbe un colpo di vento per trasformare un rogo in tragedia.
La discarica era stata segnalata nel pomeriggio da un lettore, che aveva documentato la situazione con fotografie inviate alla redazione. Un gesto civico che ha dato visibilità a un problema che non dovrebbe esistere: l’abbandono sistematico di rifiuti ingombranti a cielo aperto, senza controlli, a ridosso di un quartiere residenziale.
Dopo lo spegnimento delle fiamme, restano le macerie, il puzzo acre del fumo e tante domande. Chi ha acceso quel fuoco? E soprattutto: perché nessuno ha bonificato prima quell’area? Ora si attendono gli esiti delle indagini e un segnale chiaro da parte del Comune sulla gestione dei rifiuti e il controllo del territorio.
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