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Cronaca

Domiciliari per Vincenzo Milione, il ristoratore indagato nel caso Mara Favro

Il giudice ha evidenziato una “scarsa propensione al rispetto delle norme”. A giugno il processo per direttissima

Domiciliari per Vincenzo Milione

Domiciliari per Vincenzo Milione, il ristoratore indagato nel caso Mara Favro (foto di repertorio)

Non è un nuovo capitolo dell’inchiesta sulla morte di Mara Favro, ma una violazione degli obblighi a sé stante. Il ristoratore di Chiomonte Vincenzo Milione, già indagato nel fascicolo sulla scomparsa della donna di cui gestiva l’impiego in pizzeria, è stato sottoposto a misura cautelare degli arresti domiciliari per aver violato la sorveglianza speciale cui era sottoposto per disposizione del tribunale di Ancona. Il provvedimento è stato emesso ieri dal tribunale di Torino, dopo l’arresto avvenuto lo scorso 12 maggio a Gravere, dove Milione è stato fermato dai carabinieri alla guida della propria auto, in violazione delle limitazioni che gli impongono di non lasciare Chiomonte.

Secondo il verbale dell’arresto, Milione avrebbe invertito bruscamente il senso di marcia alla vista della pattuglia, imboccando una strada sterrata. In aula, durante l’udienza di convalida tenutasi il 14 maggio, l’uomo ha spiegato che stava raggiungendo un terreno del padre, poco lontano, per visionare uno spazio in cui sistemare un pullman. Il giudice di Torino, tuttavia, ha rilevato una “scarsa propensione al rispetto delle norme” e un “disinteresse rispetto agli obblighi imposti”, facendo riferimento a precedenti violazioni avvenute negli ultimi tre anni.

In attesa del processo per direttissima, che si terrà a giugno, il giudice ha disposto la misura dei domiciliari, ritenuta proporzionata alla pena prevista, inferiore ai tre anni, e ha escluso per ora la custodia in carcere.

Resta invece ancora aperto e autonomo il procedimento sulla morte di Mara Favro, la donna scomparsa nel marzo 2024 e i cui resti sono stati ritrovati nei mesi scorsi in un dirupo della valle di Susa. Le analisi medico-legali sono tuttora in corso, e la procura ha ottenuto una proroga di 30 giorni per completare gli accertamenti. Milione e un suo ex dipendente rimangono indagati a piede libero, senza che al momento siano state formulate contestazioni definitive.

Mara Favro, la donna scomparsa nel marzo 2024 e i cui resti sono stati ritrovati nei mesi scorsi in un dirupo della valle di Susa

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