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Cronaca

Uomo ubriaco blocca il bus della linea 70: caos e urla a bordo

Domenica mattina movimentata sul mezzo pubblico della ditta Canova: passeggeri in attesa, autista esasperato e una corsa interrotta per colpa dell’ennesimo abuso alcolico fuori controllo

Uomo ubriaco blocca

Uomo ubriaco blocca il bus della linea 70: caos e urla a bordo

Quella che doveva essere una normale corsa della linea 70, da corso San Maurizio a piazza Failla, si è trasformata in un’odissea a motore spento, tra ritardi, tensione e urla, in una Torino domenicale ancora sonnolenta. È successo l’11 maggio, sulla linea gestita dalla ditta Canova per conto di Gtt, quando un uomo visibilmente ubriaco è salito sul bus, si è addormentato e poi si è rifiutato di scendere, bloccando di fatto il mezzo e costringendo l’autista a fermarsi e chiamare i carabinieri.

La scena si è consumata in pochi minuti ma ha avuto ripercussioni evidenti: corsa interrotta, passeggeri spaesati, e un autista costretto a trasformarsi in mediatore tra il buon senso e l’alcolismo. Dopo ripetuti tentativi pacifici di invitare l’uomo a scendere, la situazione è diventata ingestibile. L’autobus è rimasto bloccato in piazza Failla, tra sguardi infastiditi e telefoni che filmavano la scena, finché i carabinieri non sono intervenuti per risolvere il problema.

Non è bastata la presenza delle forze dell’ordine a calmare il soggetto, che ha opposto resistenza tra urla e gesti scomposti, rendendo ancora più tesa un’atmosfera già deteriorata. I militari hanno impiegato diversi minuti per riportare l’ordine, mentre intorno i pendolari si chiedevano se sarebbero mai arrivati a destinazione. Alla fine, l’uomo è stato fatto scendere dal bus e la corsa ha potuto riprendere, ma la sensazione di insicurezza rimane, così come l’amarezza per una domenica rovinata da un singolo comportamento irresponsabile.

Questo ennesimo episodio di degrado a bordo dei mezzi pubblici accende i riflettori su un tema che troppo spesso si fa finta di ignorare: la sicurezza sui bus, la formazione degli autisti e la protezione dei passeggeri. Chi viaggia ha diritto a farlo senza temere aggressioni, disturbi o invasioni da parte di individui fuori controllo. Ma cosa possono fare le aziende di trasporto? E cosa resta in mano agli autisti, sempre più soli di fronte a situazioni al limite?

Serve un rafforzamento delle misure preventive, sì. Ma serve anche una riflessione seria su cosa sta diventando lo spazio pubblico, dove anche prendere un autobus può trasformarsi in una lotta contro l’imprevisto. A bordo della linea 70, domenica, è bastata una bottiglia di troppo per far deragliare la normalità. E ogni corsa che si ferma per colpa di chi non rispetta le regole, è una sconfitta per tutti.

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