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Cronaca

Vigili interrompono la festa in oratorio: il parroco chiede scusa al pubblico

La festa dura troppo, la polizia locale la blocca: amarezza in parrocchia

Vigili interrompono la festa in oratorio: il parroco chiede scusa al pubblico

Vigili interrompono la festa in oratorio: il parroco chiede scusa al pubblico

“Falli suonare!” urlano dal pubblico. Ma don Paolo Pietroluongo non cede. Prende il microfono e mette fine alla serata: “Mi dispiace, ci hanno chiesto di interrompere. Rispettiamo le regole. Chiedo scusa”. Così, all’oratorio Santa Giulia di Torino, la musica si spegne un attimo prima della mezzanotte. Palco smontato, band interrotte, pubblico deluso.

I vigili urbani arrivano pochi minuti prima della chiusura annunciata. L’evento, una festa musicale con diverse band e centinaia di persone, secondo gli accordi col Comune doveva chiudersi alle 23:30. Ma qualche decibel di troppo oltre quell’orario è bastato per l’intervento. Così, con una mano sul cuore e l’altra sul microfono, don Paolo ha dovuto ringraziare tutti e scusarsi. “Ci confronteremo con le autorità”, promette.

E' intervenuta la Polizia Municipale

Ma tra i partecipanti serpeggia la rabbia. Perché in una zona che ogni notte fa i conti con la malamovida, con urla, alcol e degrado fino alle 3 di mattina, l’unico evento interrotto è quello organizzato da una parrocchia. Dove non c’erano risse, né bottiglie rotte, solo musica, giovani e famiglie.

Il Comune taglia corto: “L’evento era autorizzato fino alle 23:30. L’intervento è avvenuto dopo quell’orario”. Tutto legittimo, tutto formalmente corretto. Ma il malumore resta. Perché a Santa Giulia, stavolta, la festa l’ha rovinata il fischietto.

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