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Cronaca

Dieci anni di carcere per un albero: il caso che scuote l'opinione pubblica

Vandalismo e giustizia: la caduta del Sycamore Gap Tree solleva il dibattito sulla tutela del patrimonio naturale

Dieci anni di carcere

Dieci anni di carcere per un albero: il caso che scuote il Regno Unito

Non era solo un albero. Era una presenza silenziosa, un emblema incastonato nel paesaggio del Vallo di Adriano, fotografato da migliaia di turisti, impresso in copertine, documentari e memorie familiari. Il Sycamore Gap Tree, acero montano solitario e maestoso, è stato abbattuto nella notte tra il 27 e il 28 settembre 2023. Un atto vandalico che ha lasciato sgomenta la Gran Bretagna, sollevando un’ondata di indignazione che ha travolto l’opinione pubblica internazionale.

Ora, dopo otto giorni di processo presso il tribunale di Newcastle, la giustizia ha fatto il suo corso: Daniel Michael Graham, 39 anni, e Adam Carruthers, 32, sono stati dichiarati colpevoli dell’abbattimento illegale del Sycamore Gap Tree. La sentenza definitiva arriverà nelle prossime settimane, ma la condanna potrebbe essere pesante: fino a dieci anni di carcere.

Durante il processo, entrambi gli imputati si sono dichiarati innocenti, affermando di trovarsi nelle rispettive abitazioni al momento del fatto. Ma la ricostruzione degli inquirenti ha demolito questa versione. Nei telefoni dei due uomini sono stati trovati filmati dell’abbattimento, scambi di messaggi ironici e una foto che ritrae una motosega nel bagagliaio dell’auto di Graham. Una prova chiave, che ha permesso di collegare in modo inequivocabile i due al gesto.

Il procuratore Richard Wright KC ha definito l’abbattimento come una “violenza insensata e deliberata”, compiuta con “competenza e determinazione”. E ha accusato i due uomini di “profonda mancanza di decenza e coraggio nell’ammettere le proprie responsabilità”. Il loro comportamento durante il processo, fatto di silenzi e ironie fuori luogo, ha solo aggravato la percezione pubblica di un gesto che va ben oltre il semplice vandalismo.

Perché il Sycamore Gap Tree non era un albero qualunque. Cresciuto in una depressione naturale accanto al muro romano, era un simbolo nazionale, amato per la sua solitaria eleganza e per il contesto unico in cui si trovava. La sua immagine era divenuta emblematica: tra le più fotografate del Regno Unito, apparsa anche nel film Robin Hood – Il principe dei ladri con Kevin Costner. Un punto d’incontro tra natura, storia e immaginario collettivo, che oggi non esiste più.

Arrestati per aver abbattuto un albero

La sua scomparsa ha sollevato questioni profonde e urgenti. In primo luogo, quella della tutela del patrimonio naturale: come è possibile che un simbolo così importante non fosse protetto da misure di sicurezza più severe? Ma anche quella della giustizia ambientale, in un momento storico in cui la protezione della natura dovrebbe essere priorità assoluta.

Nel Regno Unito il caso ha acceso un dibattito parlamentare sull’opportunità di inasprire le pene per i reati contro l’ambiente, paragonabili per impatto sociale e culturale a quelli contro il patrimonio artistico. La perdita del Sycamore Gap Tree ha dimostrato che la distruzione di un simbolo naturale può ferire una nazione quanto l’abbattimento di un monumento.

Nel frattempo, la comunità locale e le autorità stanno cercando di riparare il danno: si discute della possibilità di piantare un nuovo acero nello stesso punto, ma tutti sanno che non sarà mai come prima. L’originale era cresciuto lì per secoli, testimone silenzioso del tempo e della memoria collettiva.

Daniel Graham e Adam Carruthers hanno tolto al Paese un pezzo di bellezza e identità, e ora si trovano davanti alla responsabilità delle loro azioni. La sentenza in arrivo non restituirà l’albero, ma potrebbe segnare un punto di svolta nella tutela del paesaggio britannico.

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