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Cronaca
09 Maggio 2025 - 17:45
Torino, notte di violenza al pronto soccorso del Maria Vittoria: medico aggredito da un 24enne ubriaco
Torino, ospedale Maria Vittoria, mezzanotte passata da poco. Un turno di guardia che sembrava come tanti si è trasformato in una scena di violenza improvvisa, consumatasi proprio là dove i pazienti si aspettano protezione e cura. Un medico in servizio al triage del pronto soccorso è stato aggredito con calci e pugni da un giovane di 24 anni, di origini centroafricane, in evidente stato di alterazione alcolica.
Tutto è accaduto in pochi attimi, secondo quanto riportano fonti ospedaliere e confermato dal comando provinciale dei carabinieri. Il giovane, già visibilmente agitato, ha iniziato a urlare e insultare i presenti nella sala d’attesa del pronto soccorso, seminando panico tra i pazienti e i familiari. Poi si è scagliato contro il primo medico che ha cercato di calmarlo: un operatore sanitario del triage, colpito al volto e al torace con una raffica di pugni e calci, prima che l’intervento delle forze dell’ordine potesse riportare la situazione sotto controllo.
Provvidenziale la presenza, proprio in quel momento, di una pattuglia dei carabinieri, già all’interno dell’ospedale per accompagnare un altro uomo sottoposto a misura di sorveglianza. I militari, senza esitazioni, sono intervenuti immediatamente, bloccando e immobilizzando l’aggressore. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.
Aggressione al Pronto Soccorso
Il medico, fortunatamente, ha riportato solo escoriazioni e contusioni, per le quali ha avuto una prognosi di alcuni giorni, ma ha comunque sporto denuncia formale contro il 24enne. Una ferita che non è solo fisica, ma simbolica, e che torna ad accendere i riflettori su un fenomeno ormai diventato allarme strutturale: le aggressioni al personale sanitario.
Secondo i dati raccolti negli ultimi anni, gli episodi di violenza nei pronto soccorso italiani sono in costante aumento, con una media di tre aggressioni al giorno a medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Gli ospedali diventano, sempre più spesso, luoghi di tensione e sfogo, dove al disagio dei pazienti si sommano frustrazioni sociali, disagio psichico e – come in questo caso – l’abuso di alcol. In molte realtà, come quella torinese, sono state attivate misure di presidio con le forze dell’ordine, ma non sempre è possibile intervenire in tempo.
L’episodio di Torino, se da un lato ha evitato conseguenze più gravi grazie alla prontezza dei carabinieri, dall’altro rilancia la richiesta di tutele più concrete per chi lavora in prima linea, giorno e notte, a contatto diretto con le emergenze. Le organizzazioni sindacali del comparto sanitario da tempo invocano l’introduzione di pene più severe, corsi obbligatori di de-escalation, presidi di sicurezza nei pronto soccorso e un rafforzamento dei protocolli di intervento.
Anche la direzione dell’Asl Città di Torino ha espresso solidarietà al medico aggredito e ha annunciato che si costituirà parte civile nel caso in cui si proceda penalmente contro l’aggressore. “Non possiamo accettare che un ospedale diventi teatro di aggressioni fisiche e verbali – ha dichiarato un portavoce –. Chi lavora per la salute pubblica va protetto e rispettato”.
Intanto il 24enne arrestato è stato trasferito in caserma, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto da parte dell’autorità giudiziaria. A suo carico, oltre alla denuncia del medico, pende anche l'accusa di disturbo della quiete pubblica e resistenza a pubblico ufficiale.
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