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Cronaca

Schianto sulla statale 25 a Rosta: minorenne in moto finisce in ospedale dopo un violento impatto con un’auto

L’incidente all’alba dell’8 maggio riaccende l’allarme sulla sicurezza stradale in una delle arterie più trafficate del Torinese. Il giovane motociclista è grave, indagini in corso per chiarire le responsabilità

Schianto sulla statale 25

Schianto sulla statale 25 a Rosta: minorenne in moto finisce in ospedale dopo un violento impatto con un’auto

Un giovedì mattina qualunque si è trasformato in un dramma sull’asfalto. Erano le 8.30 dell’8 maggio 2025 quando, sulla statale 25 all’altezza della rotonda per Sant’Antonio di Ranverso, a Rosta, un violento scontro ha coinvolto una motocicletta 125 guidata da un ragazzo minorenne e un’automobile. L’impatto è stato devastante: la moto ha avuto la peggio, scaraventando sull’asfalto il giovane centauro, subito soccorso in condizioni critiche. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Rivoli, le sue condizioni sono oggetto di forte apprensione.

La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli inquirenti. Sul posto sono intervenuti tempestivamente gli agenti della polizia locale di Rosta e Buttigliera Alta, che hanno messo in sicurezza l’area, regolato il traffico – congestionato già dalle prime ore del mattino – e avviato i rilievi tecnici. A prestare le prime cure, un’ambulanza del 118, il cui intervento è stato decisivo per stabilizzare il giovane prima del trasferimento in ospedale.

Incidente in moto

La statale 25 è da tempo sotto i riflettori per l’elevato numero di incidenti, spesso legati all’alta velocità, alla scarsa visibilità in alcuni tratti e alla presenza di rotonde che non sempre vengono affrontate con la dovuta prudenza. L’incrocio per Sant’Antonio di Ranverso, in particolare, è un punto critico noto agli automobilisti della zona. L’incidente di ieri, con protagonista un ragazzo ancora giovanissimo, riaccende il dibattito sulla sicurezza di questa arteria strategica, che collega aree densamente popolate e industriali con Torino.

La comunità di Rosta è scossa. Tanti i messaggi di solidarietà rivolti alla famiglia del giovane motociclista, che al momento resta sotto osservazione. Ma accanto alla speranza per la sua guarigione, cresce anche l’esasperazione per una rete stradale che troppo spesso si trasforma in trappola. Serve più segnaletica, maggiore controllo, educazione stradale capillare. Ma soprattutto serve una responsabilità condivisa, che coinvolga istituzioni, automobilisti e motociclisti.

I giovani in sella a scooter e moto leggere, come la 125 coinvolta nello schianto, sono tra i più vulnerabili in strada. Hanno poca esperienza, visibilità ridotta e, spesso, si trovano ad affrontare situazioni pericolose su arterie pensate più per la velocità che per la sicurezza. L’incidente di Rosta deve servire da monito e da occasione di riflessione collettiva: ogni curva, ogni semaforo, ogni rotonda può essere una trappola o una garanzia, a seconda di come si guida e di come si tutela il diritto alla mobilità.

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