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Cronaca
06 Maggio 2025 - 18:10
Paura nei cieli: Frecce Tricolori si scontrano a Pantelleria, un pilota ferito
Un brivido tricolore ha attraversato il cielo limpido di Pantelleria, martedì 6 maggio 2025. Due aerei delle Frecce Tricolori, fiore all’occhiello dell’Aeronautica Militare italiana, si sono scontrati in volo durante una manovra d’addestramento. È stato un attimo, un contatto tra carlinghe in un punto critico della formazione, e subito l’allarme ha invaso la base, la pista, la coscienza di chi guarda sempre con ammirazione queste straordinarie esibizioni.
Ma questa volta non era uno spettacolo per il pubblico. Era un’esercitazione, una delle tante che preparano la Pattuglia Acrobatica a incantare piazze e cieli italiani e internazionali. E qualcosa è andato storto. I due velivoli si sono toccati in volo: uno ha perso una ruota, l’altro ha subito danni gravi a un’ala. I due piloti, esperti e addestrati a ogni emergenza, hanno compiuto una manovra di salvataggio degna della loro fama, riuscendo entrambi a riportare gli aerei a terra. L’atterraggio d’emergenza ha evitato il peggio. Ma il prezzo è stato comunque alto: uno dei due piloti è stato trasportato in ospedale con una sospetta frattura agli arti inferiori.
Pantelleria, isola di vento, mare e silenzi, è rimasta sospesa per ore. Le sirene delle ambulanze hanno squarciato l’ordinario. Il ricordo è tornato immediato e lacerante: il 16 settembre 2023, un altro volo delle Frecce fu funestato da un bird strike nei cieli di Torino. Allora, il pilota si eiettò in tempo, ma l’aereo precipitò a terra, colpendo un’auto e uccidendo Laura, una bambina di soli cinque anni. Una ferita ancora aperta per l’Italia intera.
Frecce tricolori
Per questo, anche se i danni stavolta sono materiali e contenuti, l’impatto emotivo è stato fortissimo. L’ipotesi di un nuovo bird strike non è esclusa. Gli inquirenti stanno analizzando tutti gli elementi: dalle registrazioni radar ai rapporti meteo, fino alle condizioni meccaniche dei due velivoli. Ma l’attenzione si concentra anche sul fattore umano. Le manovre acrobatiche sono estremamente complesse: precisione millimetrica, velocità da capogiro, sincronismo assoluto. Un solo errore, una minima interferenza, può cambiare tutto.
La Pattuglia Acrobatica Nazionale, simbolo di orgoglio e competenza, è abituata a sfide estreme, ma anche a uno standard di sicurezza altissimo. Proprio per questo, ogni incidente assume un significato profondo: non solo il rischio in sé, ma il valore di ciò che rappresentano. E ogni errore, ogni anomalia, è un monito e un’occasione di analisi rigorosa.
Le indagini dell’Aeronautica sono in corso. Il secondo aereo, rimasto fermo in fondo alla pista, sarà smontato e analizzato pezzo per pezzo. Intanto il comandante della pattuglia ha ringraziato il personale medico, i soccorritori, e soprattutto i piloti, “per la lucidità, il sangue freddo, la professionalità mostrata anche in un momento critico”.
A terra, la comunità di Pantelleria ha vissuto ore di ansia, ma anche di rispetto. Perché quando i motori si spengono e la paura si fa reale, l’umanità di chi vola torna in primo piano, lontano dagli applausi. Ora il Paese aspetta risposte: cos’è successo in quei secondi di terrore? Come evitare che accada ancora?.
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