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Cronaca
29 Aprile 2025 - 16:17
Scontro sulla provinciale: paura a Cafasse, ma nessun ferito grave
Un martedì di primavera si è trasformato in un pomeriggio di tensione e paura lungo la provinciale 1 della Mandria, al confine tra Cafasse e Lanzo Torinese, dove il 29 aprile, intorno alle 13:00, due auto si sono scontrate violentemente a pochi metri dall’area attrezzata per le grigliate, una zona che nelle belle giornate pullula di famiglie, bambini, gruppi di amici. Lo schianto è stato tanto violento da provocare il ribaltamento di una delle vetture su un’aiuola spartitraffico, in mezzo a urla, detriti e la corsa improvvisa dei presenti per prestare i primi soccorsi.
Pochi minuti dopo, sul posto sono arrivate due ambulanze della Croce Reale: i sanitari hanno preso in carico tre feriti, fortunatamente nessuno in condizioni gravi, ma tutti trasportati all’ospedale di Ciriè per accertamenti. Accanto a loro, i carabinieri della compagnia di Venaria Reale hanno iniziato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell’impatto, che per ora resta poco chiara. Alcuni testimoni parlano di una mancata precedenza, altri di un sorpasso azzardato. I danni ai veicoli sono evidenti. Ma ciò che preoccupa è il fatto che tutto sia avvenuto in un punto sensibile del territorio, dove pedoni e ciclisti circolano regolarmente, soprattutto nelle giornate di sole.
Incidente Cafasse
I disagi alla viabilità sono stati inevitabili. La provinciale è rimasta congestionata per ore, tra rallentamenti, deviazioni e automobilisti bloccati in coda. Ma grazie alla prontezza dei soccorsi e alla gestione rapida delle forze dell’ordine, la situazione è tornata progressivamente alla normalità senza ulteriori complicazioni. Resta, però, un’amara lezione per tutti: l’incidente di ieri è l’ennesimo campanello d’allarme su quanto sia fragile la sicurezza stradale anche nei contesti più insospettabili.
È bastata una distrazione, una manovra sbagliata, per mettere a rischio vite umane in un luogo pensato per il relax e la condivisione. E allora viene da chiedersi: cosa sarebbe successo se al posto di un’aiuola ci fosse stata una panchina occupata? Se lì, anziché veicoli, ci fossero stati bambini in bicicletta?
La strada non è mai un posto sicuro per definizione. Diventa tale solo quando chi la percorre guida con responsabilità, attenzione e rispetto. E quando le istituzioni fanno la loro parte nel monitorare, controllare e prevenire, anche in zone che sembrano tranquille. Perché, come ha dimostrato via Pianezza ieri a Torino, o la provinciale della Mandria oggi, basta un secondo per passare dalla quiete al caos.
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