AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
29 Aprile 2025 - 14:42
Abiti taroccati e giocattoli pericolosi: smantellato un giro da 5 milioni di euro tra Rimini e Alessandria
Un colpo ben assestato al cuore pulsante del mercato del falso. È quanto ha inferto la Guardia di finanza di Alessandria che, con un’operazione su vasta scala coordinata dalla Procura, ha disarticolato un sistema di contraffazione tanto ramificato quanto pericoloso. Da gennaio 2024 a marzo 2025, la rete aveva generato un giro d’affari da oltre 5 milioni di euro, vendendo capi d’abbigliamento, giocattoli e articoli per bambini con marchi taroccati. Il tutto attraverso e-commerce, social network e canali di distribuzione paralleli capaci di eludere ogni controllo. Ma qualcosa non ha funzionato.
Le prime tracce sono emerse a fine 2024: prodotti sospetti messi in vendita online, etichette cucite male, prezzi troppo bassi per essere veri. Da lì, le indagini hanno condotto a una società di facciata ad Alessandria, epicentro operativo dell’intera filiera. Gli investigatori hanno ricostruito una mappa precisa: produzione a Rimini, smistamento da Alessandria, vendita in tutta Italia. Un meccanismo perfetto per inquinare il mercato, danneggiare l’economia legale e – peggio – mettere a rischio i più piccoli. Perché tra i materiali sequestrati non ci sono solo magliette con loghi falsi, ma anche giocattoli non conformi, accessori per la scuola, cancelleria e gadget contraffatti, oggetti che potrebbero essere finiti nelle mani di bambini ignari.
Operazione della Guarda di Finanza
In totale, sono 50 le persone denunciate: imprenditori, distributori, operatori di logistica e venditori online. Tutti accusati di far parte di una catena criminale dove la legalità era solo una maschera. Il sequestro ha riguardato beni per oltre 2 milioni di euro, tra materiali pronti per la vendita e strumenti per la contraffazione, come etichette, stampi e packaging. Un bottino che non fa solo clamore, ma segnala un fenomeno in preoccupante crescita.
La contraffazione oggi non ha più bisogno di mercatini abusivi: vive su Internet, si nasconde tra le offerte lampo, scorre su TikTok e Instagram, spunta negli annunci sponsorizzati. È lì che si infilano i truffatori, sfruttando piattaforme dove il controllo è difficile e le vittime – spesso giovani genitori – sono numerose.
L’operazione condotta dalle Fiamme gialle di Alessandria non è solo un successo investigativo: è una raccomandazione a non abbassare la guardia. A oggi, il fenomeno resta difficile da estirpare perché alimentato dalla domanda inconsapevole e dalla facilità di accesso. Ma con controlli come questo, è chiaro che qualcosa si muove. Che l’illegalità non può sentirsi al sicuro dietro uno schermo o dentro un capannone. E che proteggere il consumatore, soprattutto il più vulnerabile, non è solo un dovere legale, ma una priorità etica.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.