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Cronaca
28 Aprile 2025 - 15:50
Elisoccorso (archivio)
Scena da incubo in via Fratelli Berra a Ozegna. Erano da poco passate le 13 del 28 aprile, quando una moto Ducati Monster 600 e una Volkswagen Polo si sono scontrate violentemente, lasciando sull’asfalto due giovani di Caluso gravemente feriti e una comunità intera in stato di shock.
I soccorsi sono stati tempestivi: allertati immediatamente, sul posto sono giunti sanitari, carabinieri e vigili del fuoco. La scena che si è presentata ai primi soccorritori era drammatica. I due ragazzi sulla moto, una ragazza del 1990 e il suo compagno, sono stati trovati in condizioni serie. Lei è stata stabilizzata sul posto e poi elitrasportata all’ospedale CTO di Torino, specializzato in traumi gravi, mentre lui è stato trasportato all’ospedale di Cuorgnè per ulteriori accertamenti, dopo aver ricevuto le prime cure sul luogo dell’incidente.
Incidente Ozegna
Il conducente dell’auto, rimasto illeso, si è fermato immediatamente per prestare soccorso ai giovani, collaborando con le autorità. Sulla dinamica dello scontro sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri, ma i primi elementi raccolti fanno pensare a un impatto inevitabile per cause ancora da chiarire. Per ore via Fratelli Berra è rimasta chiusa al traffico, trasformata in un cantiere a cielo aperto di rilievi e ricostruzioni.
La notizia dell’incidente si è diffusa rapidamente a Ozegna e Caluso, lasciando tutti sotto shock. Due giovani conosciuti e benvoluti, un pomeriggio come tanti che si trasforma in tragedia: la comunità si interroga ora con angoscia su quanto si possa ancora fare per rendere le strade più sicure. A Ozegna, piccolo comune solitamente estraneo a eventi così gravi, il dolore si mescola alla paura.
Questo ennesimo incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale, un tema che torna a imporsi con forza ogni volta che la cronaca si macchia di sangue. Se da una parte la prontezza dei soccorsi ha confermato l’efficienza del sistema di emergenza, dall’altra è chiaro che la prevenzione resta la vera priorità: manutenzione delle strade, segnaletica adeguata, educazione alla prudenza, controlli più serrati.
Mentre si attendono aggiornamenti sulle condizioni dei due ragazzi, a Ozegna resta il silenzio amaro di chi sa che bastano pochi secondi per cambiare una vita intera. E che ogni sforzo per prevenire il prossimo incidente non è solo necessario: è urgente.
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