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Cronaca

Verolengo, incidente all’alba sulla SP89: la strada continua a far paura

Un altro sinistro sulla provinciale tra Chivasso e Torrazza riaccende i riflettori su un tratto stradale temuto dagli automobilisti, dove distrazione e pericoli naturali si intrecciano ogni giorno. Eppure, la sicurezza resta affidata al caso

Incidente sulla SP89

Verolengo, incidente all’alba sulla SP89: la strada continua a far paura

Erano le 7.50 di giovedì 24 aprile, l’aria ancora fresca e la luce del mattino a filtrare tra i campi, quando la tranquillità della località Busignetto di Verolengo è stata spezzata dal rumore sordo di una carambola. Un’auto fuori controllo, una Fiat Punto guidata da un residente del posto, ha finito la sua corsa in modo imprevisto. Per fortuna, il conducente è uscito illeso. Ma l’incidente, seppur senza gravi conseguenze, è l’ennesimo campanello d’allarme su un tratto che non perdona leggerezze.

La Strada Provinciale 89 è nota da tempo per essere un tratto ad alta densità di incidenti, e non per colpa dell’asfalto. A rendere insidiosa questa lingua di asfalto tra Chivasso e Torrazza Piemonte è un mix di fattori: distrazione alla guida, sole basso che abbaglia, attraversamenti improvvisi di animali selvatici. Un ecosistema perfetto per la collisione, dove anche una semplice manovra può trasformarsi in tragedia.

La Polizia Locale del Servizio Associato di Verolengo è intervenuta sul luogo dell'incidente

Questa volta è andata bene. Sul posto è intervenuta la Polizia Locale del Servizio Associato di Verolengo, che ha gestito rapidamente le operazioni di messa in sicurezza e rimozione del mezzo incidentato. Il traffico è stato bloccato per il tempo necessario, poi ripristinato senza gravi disagi. Ma resta il fatto: quella strada continua a fare paura. Ed è la quotidianità della paura a essere il vero problema.

Quante volte serve ripetere che su quei chilometri bisogna guidare con attenzione massima? Quante curve cieche, quanti animali attraversano all’improvviso, quanti specchi retrovisori riflettono il sole come una lama negli occhi? L’appello alla prudenza, che le autorità rinnovano ad ogni episodio, suona sempre più come una supplica. Ma il tempo delle suppliche dovrebbe finire.

Serve un piano strutturale, un investimento serio su segnaletica visiva e orizzontale, barriere protettive, limiti di velocità monitorati.

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