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Cronaca

Torino, 25enne aggredito e derubato dopo un incontro con una prostituta

Una notte che doveva concludersi con leggerezza si è trasformata in un'aggressione brutale. E ancora una volta, Torino si risveglia con una domanda: quanto vale la sicurezza di chi vive e attraversa i suoi quartieri più fragili?

Una notte di follia

Torino, 25enne aggredito e derubato dopo un incontro con una prostituta

Pasquetta, quartiere Aurora. È quasi mezzanotte quando un giovane di 25 anni si ferma con la sua auto in via Cuneo. Ha trascorso la giornata tra amici, cerca un momento tutto suo. Una scelta personale, privata. A bordo con lui sale una donna di 47 anni, prostituta, che da anni bazzica la zona. L’atmosfera è distesa, almeno in apparenza. Ma qualcosa non torna: la donna continua a scrivere messaggi. Non è distrazione, è premeditazione.

Pochi minuti dopo, ecco l’irruzione. Un ventenne spalanca la portiera, afferra il giovane, lo strattona con una violenza cieca. Il ragazzo finisce sull’asfalto, mezzo nudo, sotto shock. Intanto, la complice si sposta al posto guida, l’auto parte. Una fuga coordinata, rapidissima. Quasi fosse un copione già provato. Ma il giovane non si perde. Trova la forza di reagire, chiama i carabinieri. E qui cambia il ritmo: i militari si attivano, localizzano l’auto, fermano e arrestano i due in meno di un’ora.

Aggressione a d un cliente a Torino

Il fatto scuote profondamente via Cuneo, cuore del quartiere Aurora. Una zona da sempre fragile, dove degrado urbano, spaccio e prostituzione si stratificano sul disagio sociale. Questo episodio non è solo una notizia di cronaca. È un campanello d’allarme. Parla della vulnerabilità di chi abita e lavora in certe strade, ma anche del vuoto istituzionale che, troppo spesso, lascia i territori al loro destino.

L’aggressione di Pasquetta è avvenuta in una delle strade dove le pattuglie si vedono sempre meno, dove i lampioni faticano a illuminare la sera e le segnalazioni di cittadini e commercianti finiscono inascoltate. Eppure, qui la sicurezza dovrebbe essere una priorità. Non solo perché ci sono episodi violenti, ma perché questi episodi hanno un volto urbano preciso, fatto di abbandono e assenza.

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