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Cronaca
18 Aprile 2025 - 13:04
Furto al Circolo Arci 1° Maggio di Nichelino: colpito il cuore di una comunità, parte la raccolta fondi per ricominciare
Nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 marzo, il Circolo Arci 1° Maggio di Nichelino è stato vittima di un furto con scasso. Un gesto ignobile che ha lasciato segni visibili e invisibili: porte forzate, beni sottratti, ambienti devastati, ma soprattutto una ferita al cuore pulsante di una comunità che da anni costruisce con pazienza e passione spazi di cultura, incontro e mutualismo.
Il Circolo, simbolo di partecipazione attiva e inclusione sociale, oggi si ritrova a dover fronteggiare spese ingenti per riparazioni, sicurezza e ripristino delle attività. Per questo motivo è stata lanciata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, con l’obiettivo di raccogliere fondi per installare un sistema anti-intrusione, videocamere di sorveglianza, e riportare in funzione una struttura che non ha mai smesso di aprire le porte, nemmeno nei momenti più difficili.
“Non ci siamo fermati nemmeno dopo il furto”, raccontano i volontari, che nei giorni successivi all’irruzione hanno continuato a garantire sportelli di consulenza legale, corsi per tutte le età, laboratori per bambini e studenti, incontri pubblici e momenti di socialità. “Ma ora abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: ogni euro donato è un mattoncino per ricostruire un pezzo di comunità”.
Circolo Arci 1° Maggio di Nichelino
Il Circolo Arci 1° Maggio non è solo un edificio. È un presidio culturale, sociale e politico. Un luogo in cui si leggono libri nella biblioteca indipendente, si impara a suonare, si combatte la solitudine. Dove le famiglie trovano un sostegno, le persone fragili un punto di riferimento, i giovani uno spazio libero dove crescere. Un luogo in cui la cittadinanza attiva prende forma concreta ogni giorno.
Il furto non ha solo colpito il patrimonio materiale, ma ha tentato di colpire una visione di mondo basata sulla solidarietà, sull’apertura e sul diritto di ciascuno a uno spazio in cui contare. Ma, come spesso accade nei momenti difficili, la risposta della comunità non si è fatta attendere. “Abbiamo ricevuto decine di messaggi di vicinanza. Non siamo soli”.
La campagna, già attiva, punta a raccogliere fondi sufficienti per rimettere in sicurezza la struttura e rilanciare le attività. Ma è anche un’occasione per affermare il valore di chi lavora ogni giorno, nel silenzio, per tenere viva la cultura dal basso, quella che non fa notizia ma cambia davvero la vita delle persone.
Chi vuole sostenere il circolo può farlo online, attraverso la piattaforma Produzioni dal Basso, con una donazione anche simbolica. Perché, in fondo, ogni contributo è un segno di resistenza.
Oggi più che mai, la cultura non si ruba. Si protegge, si difende, si fa crescere. Insieme.
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