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Cronaca

Un furto da film a Torino: due ladri arrampicati su un’impalcatura, una cassaforte svuotata e un amico che tradisce

Scassinata una serranda blindata durante una vacanza: nel mirino gioielli e orologi. Il basista, amico intimo del derubato, è indagato a piede libero

Colpo da 250mila euro

Colpo da 250mila euro a Torino: arrestati due ladri grazie a un basista

Non è stato un colpo improvvisato, ma un furto chirurgico, premeditato in ogni dettaglio. Due uomini – un italiano e un rumeno – sono stati arrestati dalla Polizia di Stato, a quasi un anno di distanza da un furto avvenuto nell’aprile 2023 in un appartamento torinese. Bottino: gioielli e orologi per un valore stimato di 250mila euro.

A facilitare l’impresa, però, non è stata solo la tecnica, ma la soffiata di un basista, amico della vittima, che ha fornito ai ladri tutte le informazioni necessarie: quando l’appartamento sarebbe rimasto incustodito, dove si trovava la cassaforte, cosa valeva la pena portare via. Un tradimento che ha fatto crollare la fiducia e che ora costa un’indagine per complicità, anche se il terzo uomo risulta al momento indagato a piede libero.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due arrestati hanno atteso con pazienza che il proprietario partisse per una vacanza. Hanno poi raggiunto l’abitazione arrampicandosi su un’impalcatura, segno evidente che conoscevano bene il contesto. Una volta raggiunto il piano, hanno tagliato una serranda in acciaio, forzato la portafinestra e agito rapidamente. La cassaforte, grazie alle indicazioni fornite dal basista, è stata aperta e svuotata.

Orologi e gioielli, furto da 250mila euro

Entrambi i ladri erano già ai domiciliari al momento dell’arresto: uno per un precedente furto in abitazione dello stesso anno, l’altro per una condanna definitiva per furto aggravato. Un dettaglio che solleva interrogativi sul controllo effettivo di queste misure alternative alla detenzione.

L’operazione della polizia, coordinata dalla Procura di Torino, rappresenta un tassello importante in una rete più ampia di indagini sui furti d’élite che negli ultimi anni hanno colpito diverse zone residenziali della città. Quello che colpisce, oltre al valore del bottino, è la dinamica del tradimento interno, una componente che trasforma il furto in una vicenda quasi personale, lacerante.

Il caso, ora, riaccende anche il dibattito sulla vulnerabilità delle abitazioni private, ma soprattutto sulla necessità di vigilare non solo sulle serrature, ma anche sulle relazioni personali. Perché a volte, a spalancare la porta ai ladri, è chi ti chiama per nome.

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